Uruguay, un Paese nel Mondo che contiene il mondo.
E’ stato un successo l’evento interamente dedicato alla cultura uruguaya che si è tenuto, dal 21 al 24 marzo 2019, all’ex Fornace sull’ Alzaia Naviglio Pavese, 16
“URUGUAY, UN PAESE DEL MONDO”, raccontando a 360° quello che Milton Fernández, direttore artistico della manifestazione e originario del Paese sudamericano, definisce “il luogo in cui sono finiti tutti i bastian contrari della Terra”. “Per chi sa ascoltare, la storia dell’Uruguay è scritta nel vento.” – commenta Fernández – “Quelle raffiche indiavolate che sembrano scompigliarti le ossa, alcune sere, tra le strade contorte della Ciudad Vieja, a Montevideo. Gli odori, i sapori, le voci di un mondo proveniente da ogni altrove che in una terra somigliante un po’ a tutte e paragonabile a nessuna, un giorno si sono dati la mano. Che continuano a farlo, imperterrite, da duecento anni a questa parte. Dal giorno in cui una zolla di terra grande quanto un pugno decise di trasformarsi in nazione indipendente. Da allora, quel sogno sul quale nessuno avrebbe scommesso una cicca, non smette di stupire”.
Il programma ha visto il giorno dell’inaugurazione, giovedì 21 marzo, alla presenza del console generale dell’Uruguay, Ricardo Duarte la celebrazione della giornata mondiale dedicata alla poesia “Grito de Mujer” del Movimiento Mujeres Poetas Internacional della Repubblica Dominicana con la partecipazione di Sandra Lorenzano (Messico/Argentina), Mireia Companys (Catalogna – Spagna), Rosa Silverio (Rep. Domenicana) e di un poeta Rei Berroa (Rep. Domenicana). A fare da cornice la mostra di Coco Cano Correa, artista uruguaiano trasferito in Piemonte. la giornata è proseguita con un “conversatorio” di “Donne,critiche letterarie e poetesse” sulle loro opere e e quella delle grandi poetesse ispanoamericane: Juana de Ibarborou, Gabriela Mistral, Alfonsina Storni, Idea Vilariño, Delmira Agustini, Ida Vitale, Circe Maia, Cristina Peri Rossi. La prma giornata si è chiusa con un omaggio ad Alda Merini con Elisabetta Cesone e Lorella De Luca.
Venerdì 22 marzo al centro del festival l’Uruguay del calcio, del tango e dell’emigrazione. Ospiti Daniel Fonseca, ex attaccante di Cagliari, Napoli, Roma e Juventus e nazionale e Diego Perez, ex centrocampista del Bologna. La gornat è stata l’occasione per la presentazione dei libri “Splendori e miserie del gioco del calcio” di Eduardo Galeano e “Quando il calcio era celeste. L’Uruguay degli invincibili” di Niccolò Mello.
Sabato 23 marzo è volta del flashmob in darsena per ricordare le vittime del mare nelle migrazioni a seguire l’incontro “ Italia in Uruguay – La migrazione in un viaggio di andata e di ritorno” sulle comunità venete e cagliaritane dell’Uruguay, con i consoli onorari dell’Uruguay a Venezia – Claudio Scarpa– e a Cagliari – Martino Contu. Insieme a loro, Renzo Sicco, Direttore artistico della compagnia Assemblea Teatro di Torino ci racconterà una storia di calcio e migrazione che ha per protagonista la squadra del Peñarol.
A conclusione della giornata c’è stato l’incontro “Poeti Spagnoli in America Latina – Da León Felipe a Federico García Lorca”con Gabriele Morelli, Ordinario di Lingua e Letteratura spagnola all’Università di Bergamo.
Domenica 24 marzo il festival si è chiuso con le poesie in musica di “ Poetas al Sur”, di Mario Benedetti, Idea Vilariño e Juana de Ibarbourou con i Canto Libre: Ángel Galzerano (Chitarra e Canto), César Rivero (Chitarra, Percussioni e Canto), Sergio Lusignoli (Bandoneón), Nelson Sosa (Basso), Giorgio Guindani (Flauto traverso, Sax).