Facebook Trump
Il post sul profilo Facebook di Mark Zuckerberg

Facebook blocca Trump per almeno 2 settimane

San Francisco, 7 gennaio 2021 – Dopo gli sconcertanti fatti di ieri a Capitol Hill, dove manifestanti pro-Trump hanno fatto irruzione al Congresso, mentre era in corso la ratifica dell’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, Facebook ha deciso di bloccare il profilo social del presidente uscente Donald Trump, fino a che le operazioni di conferma non saranno concluse dal Parlamento. Il suo fondatore, Mark Zuckerberg, ha scritto un lungo post per spiegare le ragioni di questa scelta.

“Gli eventi scioccanti delle ultime 24 ore – scrive l’imprenditore di Menlo Park – dimostrano chiaramente che il presidente Donald Trump intende utilizzare il suo tempo rimanente in carica per compromettere la transizione pacifica e lecita del potere al suo successore eletto, Joe Biden […] Crediamo che i rischi di consentire al Presidente di continuare a utilizzare il nostro servizio in questo periodo siano semplicemente troppo grandi. Pertanto, stiamo estendendo il blocco che abbiamo inserito sui suoi account Facebook e Instagram a tempo indeterminato e per almeno le prossime due settimane fino al completamento della transizione pacifica del potere”. 
Inizialmente da Menlo Park avevano bloccato i profili Facebook e Instagram di Donald Trump per 24 ore. Ma nel corso della giornata Mark Zuckerberg ha deciso di prolungare lo stop fino all’insediamento di Biden, programmato per il 20 gennaio.
“A seguito della certificazione dei risultati elettorali da parte del Congresso, – segue il post del fondatore di Facebook – la priorità di tutto il paese deve ora essere quella di garantire che i restanti 13 giorni e i giorni successivi all’inaugurazione passino pacificamente e secondo le norme democratiche stabilite. Negli ultimi anni, abbiamo permesso al Presidente Trump di usare la nostra piattaforma in linea con le nostre regole, a volte rimuovendo contenuti o etichettando i suoi post quando violano le nostre normative. L’ abbiamo fatto perché riteniamo che il pubblico abbia diritto all’accesso più ampio possibile al discorso politico, anche polemico. Ma il contesto attuale è ora fondamentalmente diverso, perché prevede l’utilizzo della nostra piattaforma per incitare alla violenta insurrezione contro un governo democraticamente eletto”.

Facebook bloquea a Trump durante al menos 2 semanas

San Francisco, 7 de enero de 2021 – Después de los impactantes eventos de ayer en el Capitolio, donde los manifestantes pro-Trump irrumpieron en el Congreso, mientras se ratificaba la elección del nuevo presidente de E.E. U.U, Joe Biden, Facebook ha decidido para bloquear el perfil social del presidente saliente Donald Trump, hasta que el Parlamento concluya las operaciones de confirmación. Su fundador, Mark Zuckerberg, escribió una larga publicación explicando las razones de esta elección.
“Los impactantes eventos de las últimas 24 horas – escribe el empresario de Menlo Park – demuestran claramente que el presidente Donald Trump tiene la intención de usar el tiempo que le queda en el cargo para socavar la transición pacífica y legal del poder a su sucesor electo, Joe Biden [. ..] Creemos que los riesgos de permitir que el Presidente continúe usando nuestro servicio durante este período son simplemente demasiado grandes. Por lo tanto, estamos extendiendo el bloqueo que hemos colocado en sus cuentas de Facebook e Instagram de manera indefinida y al menos durante las dos próximas. semanas hasta que se complete la transición pacífica del poder”.
Inicialmente desde Menlo Park habían bloqueado los perfiles de Facebook e Instagram de Donald Trump durante 24 horas. Pero más tarde ese mismo día, Mark Zuckerberg decidió extender la pausa hasta la inauguración de Biden, programada para el 20 de enero.
“Tras la certificación de los resultados electorales por parte del Congreso, sigue el mensaje del fundador de Facebook, la prioridad de todo el país debe ser ahora asegurar que los 13 días restantes y los días posteriores a la inauguración transcurran pacíficamente y de acuerdo con establecido normas democráticas. En los últimos años, hemos permitido que el presidente Trump use nuestra plataforma de acuerdo con nuestras reglas, a veces eliminando contenido o etiquetando sus publicaciones cuando violan nuestras regulaciones. Lo hicimos porque creemos que el público ha derecho al acceso más amplio posible al discurso político, incluso controvertido. Pero el contexto actual es ahora fundamentalmente diferente, porque implica el uso de nuestra plataforma para incitar a una insurrección violenta contra un gobierno elegido democráticamente”.
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