Maria Belen Bernal
Maria Belen Bernal con il marito assassino

Ecuador: shock per l’ennesimo femminicidio, arriva commissione internazionale

Belèn Bernal: l’avvocatessa è morta dopo essere scomparsa da scuola polizia. Era scomparsa il dieci giorni fa. Il suo corpo ritrovato mercoledì scorso

Quito 25 settembre 2022 –  Una commissione internazionale di inquirenti giungerà in Ecuador per partecipare alle indagini sulla morte dell’avvocatessa María Belén Bernal, il cui corpo senza vita è stato rinvenuto mercoledì, dieci giorni dopo la sua scomparsa, avvenuta dopo una visita presso la scuola superiore di polizia nazionale nella capitale Quito. Lo riporta una agenzia Dire. La notizia è stata data dalla procura generale del Paese sudamericano. Belèn Bernal si era recata nella scuola di polizia per vedere il marito, il tenente e istruttore Germán Cáceres, e non è stata più vista dopo il suo ingresso nell’istituto. Testimoni hanno riferito di grida e urla che hanno preceduto la sua scomparsa, e da giorni il marito è latitante.

Ondata di proteste in piazza e sui social

Il caso di Belèn Bernal ha provocato una massiccia ondata di proteste, sia nelle piazze che sui social media. Da giorni movimenti femministi e manifestanti comuni si radunano a centinaia davanti a commissariati intonando canzoni contro la violenza di genere e chiedendo le dimissioni del presidente Guillermo Lasso e del ministro degli Interni Patricio Carillo. In seguito all’omicidio il presidente dell’Ecuador, Guillermo Lasso, ha annunciato il licenziamento del suo ministro dell’Interno, Patricio Carrillo, e di alcuni vertici della polizia in seguito all’omicidio di una avvocata in una scuola di formazione della polizia. Il presidente ha definito un “femminicidio” l’assassinio di Maria Belen Bernal.

Il corpo dell’avvocata di 34 anni, morta per strangolamento, è stato trovato su una collina della periferia della capitale, a circa 5 chilometri dalla Scuola superiore di polizia dove era andata a incontrare il marito, il tenente German Caceres, il principale sospettato per l’omicidio, attualmente in fuga. Da quando il femminicidio è diventato un reato penale in Ecuador, nel 2014, ne sono stati commessi almeno 573, e solo quest’anno sono stati 206.

Il presidente Lasso chiede scusa

Infine, il presidente ha chiesto scusa alla madre di Bernal, Elizabeth Otavalo, e alla sua famiglia, nonchè a tutte le vittime di femminicidio nel Paese. “Come presidente, voglio chiedere perdono perché questo non dovrebbe mai accadere, tanto meno in un edificio pubblico dove sono addestrati coloro che dovrebbero proteggerci”, ha sottolineato. “L’Ecuador è in lutto per Maria Belèn e per tutte le donne vittime di femminicidio. Il modo migliore per onorarle è lottare senza sosta per sradicare la violenza di genere dalla nostra società una volta per tutte”.

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