Covid-19, el gobierno argentino todavía bloquea el fútbol

Covid-19, il governo argentino blocca ancora il calcio

Il numero di malati e di morti generati dal Covid-19 non ha solo bloccato il mondo ma lo ha anche spaventato. Un mostro invisibile di cui poco si sa e quel di cui si è a conoscenza, non basta per far riprendere una vita normale ai cittadini. Aziende chiuse, disoccupazione in aumento ma anche mondo del calcio completamente bloccato. In uno sport di squadra come questo, è impossibile pensare ad un distanziamento sociale di almeno un metro. Per questo, si stanno cercando delle variabili che possano consentire, ad un’industria che genera annualmente miliardi di euro, di riprendere a stretto giro.

Tra i Paesi che cercano di trovare una soluzione al Covid-19 per il calcio c’è sicuramente l’Argentina che, tra un confronto dei dati giornalieri e delle nuove misure per l’emergenza, sta cercando di garantire una riapertura atta a salvaguardare sia l’economia che la salute dei suoi cittadini. Su tale argomento, si è espresso il presidente argentino Alberto Fernàndez che su “TNT Sports” ha detto: “Ogni tanto chiedo a Ginés González García (Ministro della Salute) perché non è possibile giocare, se un campo è di 9 mila metri quadrati, qual è il problema che ci sono 22 ragazzi che giocano? Mi viene in mente che potremmo tornare a poco a poco garantendo che le partite siano viste in televisione. Senza un pubblico, perché non puoi. È qualcosa che serve ai club, alle televisioni e anche ai giocatori, che sono senza attività e immagino che debbano aver complicato la loro condizione fisica”.

A prescindere dalla scelta di giocare a porte chiuse, così come in altre Nazioni, anche in Argentina non è ancora del tutto chiaro quando si pensa di riprendere i campionati. Indubbiamente, saranno fondamentali i risultati dei test ai quali i calciatori verranno sottoposti. In merito a ciò, il presidente Fernàndez ha detto: “Penso che quando avremo fatto i test rapidi in Argentina, i club potrebbero testare la salute delle loro squadre e garantire che nessuno dei loro giocatori abbia il Covid-19. Da lì potremmo pensare al ritorno del calcio”.

Dunque, tutto ciò attorno ai famigerati test, nella speranza che però gli esiti siano negativi perché, in caso contrario, una possibile ripresa sarebbe alquanto difficile anche per il calcio argentino.

Covid-19, el gobierno argentino todavía bloquea el fútbol

La cantidad de personas enfermas y muertas generadas por Covid-19 no solo ha bloqueado el mundo sino que también lo ha asustado. Un monstruo invisible del que se sabe poco y del que uno se da cuenta, no es suficiente para que los ciudadanos reanuden una vida normal. Las empresas cerraron, el desempleo aumentó, pero también el mundo del fútbol se bloqueó por completo. En un deporte de equipo como este, es imposible pensar en una distancia social de al menos un metro. Por esta razón, estamos buscando variables que permitan que una industria que genera miles de millones de euros anuales se recupere con fuerza.

Entre los países que intentan encontrar una solución a Covid-19 para el fútbol, ​​ciertamente está Argentina, que, entre una comparación de los datos diarios y las nuevas medidas de emergencia, está tratando de garantizar una reapertura destinada a salvaguardar ambos La economía y  la salud de sus ciudadanos.

Sobre este tema, el presidente argentino, Alberto Fernández, dijo en “TNT Sports” : “A veces le pregunto a Ginés González García (Ministro de Salud) por qué no es posible jugar, si un campo es de 9 mil metros cuadrados, ¿Cuál es el problema que halla 22 niños jugando? Se me ocurre que podríamos regresar gradualmente asegurándonos de que los partidos se vean en la televisión. Sin audiencia, porque no se puede. Es algo que sirve a clubes, televisores e incluso jugadores, que no tienen actividad y me imagino que deben haber complicado su condición física “. Independientemente de la opción de jugar a puerta cerrada, como en otros países, Argentina aún no está del todo clara cuando se trata de reanudar el campeonato. Sin lugar a dudas, los resultados de las pruebas a las que se someterán los jugadores serán fundamentales. Al respecto, el presidente Fernández dijo: “Creo que cuando hagamos las pruebas rápidas en Argentina, los clubes podrían evaluar la salud de sus equipos y asegurarse de que ninguno de sus jugadores tenga Covid-19. A partir de ahí podríamos pensar en el regreso del fútbol “.

Entonces, todo esto en torno a las pruebas infames, con la esperanza de que los resultados sean negativos porque, de lo contrario, una posible recuperación sería algo difícil incluso para el fútbol argentino.

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