Bonus Natale
Il presidente del Consiglio nazionale per il commercio e i servizi, Felipe Capozzolo (Twitter)

Bonus Natale: la soluzione anticrisi del Venezuela

Bonus Natale o no, urge trovare una soluzione alla crisi economica dilagata a causa del Covid-19 e serve reperirla nel breve periodo. Certo, le soluzioni riscontrate nel breve possono solamente rallentare la crisi ma almeno sarebbe un segnale di forza per un Paese. È il caso del Venezuela che, tramite il Black Friday e ha dato buoni segnali. A confermare ciò, è stato il presidente del Consiglio nazionale per il commercio e i servizi, Felipe Capozzolo, che ha detto: “Siamo consumatori e aspiranti. Non cambieremo l’andamento dell’anno, che è già negativo, ma è molto importante che si possa vendere”. Capozzolo ha spiegato che tra il 20% e il 30% del settore sta dibattendo tra chiudere, cambiare settore o puntare solo sull’e-commerce.

Bonus Natale: soluzione anticrisi?

Secondo Consecomercio, è previsto un calo dei consumi del 32% alla fine del 2020 e un calo del 30% del Pil. Tuttavia, Capozzolo è ottimista e invita a una grande crociata nazionale dove si può discutere senza dare priorità all’ideologia e alla politica. “Dobbiamo porre fine alla polarità. Ci proponiamo – ha detto il presidente del Consiglio nazionale per il commercio e i servizi – di cambiare la realtà. Crediamo che siano mature le condizioni per un incontro tra il settore pubblico e privato per risolvere i problemi che affliggono le persone”.

Capozzolo ha indicato che la discussione dovrebbe essere inclusiva, sottolineando l’importanza della questione monetaria: “Non è vero che tutti i venezuelani hanno accesso ai dollari e, se lo fanno, non tutti possono acquistare ai prezzi a cui sono i prodotti. Dobbiamo colmare il divario tra chi ha e può e chi non ha e non può”.

Il presidente del Consiglio nazionale per il commercio e i servizi ha inoltre chiesto al regime di Nicolás Maduro, con il quale ha rivelato che esistono canali di comunicazione, di espandere la flessibilità a causa della pandemia da gennaio. “Siamo preparati. Il riavvio delle attività – ha detto Capozzolo – è molto importante. Dobbiamo creare un nuovo ordine plurale, eterogeneo e rispettoso “, ha detto.

Capozzolo ha affermato che il 90% del commercio è stato colpito dalla pandemia e che devono essere applicate misure per invertire questa situazione. “Abbiamo bisogno dell’ingresso di finanziamenti internazionali. È molto importante promuovere la produzione nazionale e anche l’importazione è necessaria”.

Dunque, il bonus Natale potrà alleviare le sofferenze dei venezuelani ma ciò che si aspetta, da gennaio in poi, è una manovra di politica monetaria espansiva che consenta al Paese di trovare le forze atte a riprendersi e a sconfiggere il Coronavirus anche dal punto di vista economico.

 

Bono de Navidad: la solución anticrisis de Venezuela

Bono navideño o no, es urgente encontrar una solución a la crisis económica que se ha extendido debido al Covid-19 y es necesario encontrarla en el corto plazo. Por supuesto, las soluciones encontradas a corto plazo solo pueden frenar la crisis pero al menos sería una señal de fortaleza para un país. Este es el caso de Venezuela que, a través del Black Friday ya ha dado buenas señales. Así lo confirmó el presidente del Consejo Nacional de Comercio y Servicios, Felipe Capozzolo, quien dijo: “Somos consumidores y aspirantes. No cambiaremos la tendencia del año, que ya es negativa, pero es muy importante que podamos vender ”. Capozzolo explicó que entre un 20% y un 30% del sector está debatiendo entre cerrar, cambiar de sector o enfocarse solo en comercio electrónico.

Bono de Navidad: ¿solución anticrisis?

Según Consecomercio, se espera que el consumo caiga un 32% a fines de 2020 y un 30% en el PIB. Sin embargo, Capozzolo es optimista e invita a una gran cruzada nacional donde se pueda discutir sin dar prioridad a la ideología y la política. “Hay que acabar con la polaridad. Apuntamos – dijo el presidente del Consejo Nacional de Comercio y Servicios – a cambiar la realidad. Creemos que las condiciones están maduras para un encuentro entre los sectores público y privado para solucionar los problemas que aquejan”. personas”.

Capozzolo indicó que la discusión debe ser inclusiva, subrayando la importancia del tema monetario: “No es cierto que todos los venezolanos tengan acceso a dólares y, si lo tienen, no todos pueden comprar a los precios a los que están los productos. la brecha entre los que tienen y pueden y los que no tienen y no pueden ”.

El presidente del Consejo Nacional de Comercio y Servicios también pidió al régimen de Nicolás Maduro, con quien reveló que existen canales de comunicación, ampliar la flexibilidad por la pandemia desde enero. “Estamos preparados. El reinicio de actividades – dijo Capozzolo – es muy importante. Hay que crear un nuevo orden plural, heterogéneo y respetuoso”, dijo.

Capozzolo dijo que el 90% del comercio se ha visto afectado por la pandemia y que se deben aplicar medidas para revertir esta situación. “Necesitamos la entrada de financiación internacional. Es muy importante promover la producción nacional y también es necesaria la importación ”.

Por tanto, el bono navideño podrá paliar el sufrimiento de los venezolanos pero lo que se espera, a partir de enero, es una maniobra de política monetaria expansiva que le permita al país encontrar las fuerzas para recuperarse y derrotar al Coronavirus también desde el punto de vista económico.

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