Cristo di Lecco Ph Pascal Cotte

Il “Cristo di Lecco“ Autoritratto (forse) di Leonardo

La presentazione del ritratto al Palazzo delle Stelline in una giornata di studio con esperti. 

il prof. Rolando Bellini
il prof. Rolando Bellini

Milano – Presentata in anteprima al Palazzo delle Stelline di Milano l’opera “Cristo di Lecco” attribuita a Leonardo da Vinci durante  una giornata di studi alla quale hanno partecipato esponenti del mondo accademico italiano e internazionale. Attorno al tavolo dei relatori il prof. Rolando Bellini, storico, critico d’arte e professore di storia dell’arte all’Accademia delle Belle Arti di Brera, il prof. Fabio Minazzi, direttore Scientifico del Centro Internazionale Insubrico; il prof. Pier Enrico Gallenga, ordinario di Clinica Oculistica all’Università di Chieti-Pescara; Marco Marinacci professore in storia dell’arte moderna e contemporanea del Politecnico di Milano; il Prof. Atila Soares Da Costa Filho, storico dell’arte della Fondazione Leonardo da Vinci. Moderatrice Gledis Cinque

Vincenzo Frigulti e Anna Di Maria.
Anna Di Maria, Vincenzo Frigulti

«Il cosiddetto “Cristo di Lecco” rivela la presenza della mano maestra di Leonardo da Vinci. È pertanto, per mia opinione, un autentico testo grafico di Leonardo Da Vinci». È quanto ha affermato il professor Rolando Bellini. Ad aprire i lavori l’attore Fabio Testi con la lettura di alcuni precetti del Trattato della Pittura di Leonardo Da Vinci. Il “Ritratto/Cristo di Lecco” di proprietà della famiglia Gallo Mazzoleni, è stato oggetto di attente analisi che hanno consentito l’attribuzione di un ritratto, forse un autoritratto, del Maestro toscano, collocato temporalmente nel periodo compreso tra la fine del XV secolo e i primi anni del XVI secolo. La famiglia Gallo Mazzoleni ha affidato l’organizzazione di questa tavola rotonda a Vincenzo Frigulti e Anna Di Maria.

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