Assordante il silenzio sul colpo di Stato. Il Papà prega per il Perù
Roma, 19 dicembre 2022 – La presidente Dina Boluarte rimane alla guida del Perù mentre le autorità hanno assicurato ieri che le proteste nel Paese dopo l‘impeachment e l’arresto del suo predecessore Pedro Castillo stanno diminuendo. “Le misure che abbiamo adottato stanno funzionando. La violenza delle persone che hanno manifestato nelle strade sta diminuendo”, ha detto in televisione il primo ministro Pedro Angulo.
I manifestanti chiedono il rilascio di Castillo, le dimissioni di Boluarte, lo scioglimento del Parlamento e elezioni generali immediate. Le proteste più intense hanno avuto luogo nella regione andina del sud del Perù, dove i problemi sociali sono rimasti a lungo senza risposta. “Cosa risolverebbero le mie dimissioni? Rimarremo qui, fermi, finché il Congresso non deciderà di anticipare le elezioni. Chiedo di riconsiderare il voto” di venerdì, quando il Parlamento si è pronunciato contro lo spostamento delle elezioni generali dal 2026 al 2023, ha dichiarato Boluarte.
Lo stallo è dovuto in particolare a una parte del Congresso filo-Castillo, che vuole che l’ex presidente faccia parte di un’Assemblea Costituente incaricata di redigere la nuova Costituzione peruviana, una scelta non unanime.
Città del Vaticano
«Preghiamo per la pace in Perù, affinché cessino le violenze nel Paese e si intraprenda la via del dialogo per superare la crisi politica e sociale che affligge la popolazione». È uno degli appelli pronunciati dal Papa al termine dell’Angelus
Silenzio sul Perù
“Stupisce il silenzio della comunità internazionale sulla grave situazione in Perù. Il bilancio delle vittime tra i manifestanti, aggiornato ad oggi, è di almeno 23 morti e centinaia di feriti. Siamo preoccupati per la popolazione e anche per i nostri connazionali che si trovano nel Paese andino per motivi di lavoro o turismo. Tra questi ultimi, una cinquantina gli italiani che hanno visto il loro volo di rientro annullato.
Auspichiamo che il governo italiano e l’Unione europea facciano sentire la loro voce rivolgendo alle autorità di Lima un appello alla calma per evitare situazioni di repressione violenta e chiediamo alla Farnesina di garantire la massima assistenza agli italiani che si trovano in Perù”. Lo hanno dichiarato i deputati Federica Onori e Arnaldo Lomuti e i senatori Raffaele De Rosa e Bruno Marton, componenti delle Commissioni Affari Esteri di Camera e Senato.