“Frida Kahlo. Il Caos dentro” dal 10 ottobre alla Fabbrica del Vapore

Il Consolato Generale del Messico a Milano invita a visitare la mostra “Frida Kahlo. Il Caos dentro” presso la Fabbrica del Vapore di Milano. Il #Messico 🇲🇽 è presente nella ripresa della vita culturale a #Milano. La mostra sarà aperta al pubblico dal 10 ottobre  2020 al 28 marzo 2021.

El Consulado General de México en Milán te invita a visitar la muestra “Frida Kahlo. Il Caos dentro”, en la Fabbrica del Vapore de Milán. #México presente en la reanudación de actividades culturales en la ciudad de #Milán. La muestra abrirá sus puertas al público del 10 de 0ctubre  2020 al 28 de marzo de 2021.

 

Agenzia di stampa ANSA

MILANO  Apre il 10 ottobre a Milano negli spazi della Fabbrica del Vapore la mostra “Frida Kahlo – Il caos dentro”, un percorso sensoriale altamente tecnologico che immerge il visitatore nella vita della grande artista messicana, esplorandone la dimensione artistica, umana, spirituale. Prodotta da Navigare con il Comune di Milano, con la collaborazione tra gli altri del Consolato del Messico di Milano e della Camera di Commercio Italiana in Messico, la mostra è curata da Antonio Arévalo, Alejandra Matiz, Milagros Ancheita e Maria Rosso e rappresenta una occasione unica per entrare negli ambienti dove la pittrice visse, per capire, attraverso i suoi scritti e la riproduzione delle sue opere, la sua poetica e il fondamentale rapporto con Diego Rivera, per vivere, attraverso i suoi abiti e i suoi oggetti, la sua quotidianità e gli elementi della cultura popolare tanto cari all’artista.

La mostra, dopo una sezione multimediale con immagini animate e una cronistoria raccontata attraverso le date che hanno segnato le vicende personali e artistiche della pittrice, entra nel vivo con la riproduzione minuziosa dei tre ambienti più vissuti da Frida a Casa Azul, la celebre magione messicana costruita in stile francese da Guillermo Kahlo nel 1904 e meta di turisti e appassionati da tutto il mondo: la camera da letto, lo studio realizzato nel 1946 al secondo piano e il giardino.

Segue la sezione “I colori dell’anima”, curata da Alejandra Matiz, direttrice della Fondazione Leo Matiz di Bogotà, con i ritratti fotografici di Frida realizzati dal celebre fotografo colombiano Leonet Matiz Espinoza (1917-1988). Al piano superiore, una sezione dedicata a Diego Rivera: qui troviamo proiettate le lettere più evocative che Frida scrisse al marito.

Nella sezione ‘Frida e il suo Doppio’ sono esposte le riproduzioni in formato modlight di quindici tra i più conosciuti autoritratti che Frida realizzò. Il modlight è una particolare forma di retroilluminazione omogenea, in cui ogni dipinto, precedentemente digitalizzato, viene riprodotto su uno speciale film mantenendo inalterate le dimensioni originali.    (ANSA).

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