Dal 2024 centro di Milano chiuso alle auto

Contro il provvedimento Romano La Russa, assessore alla sicurezza di Regione Lombardia: “Qualcuno fermi il “soldato Sala” (soldato Ryan degli anni Duemila) o dall’anno prossimo andremo in centro in calesse!”

Milano, 25 ottobre 2023 – Fuoco incrociato contro il sindaco di Milano Giuseppe Sala che, nei giorni scorsi, ha annunciato una rivoluzionaria proposta: a partire dal 1° settembre 2024, il Quadrilatero della Moda allargato fino a corso Matteotti, via Case Rotte e via Manzoni, sarà chiuso alle auto private. Tale provvedimento, anche se limitato ad una piccola area, rappresenta un’azione storica, come sottolineato dal Sindaco.

Non si è fatta attendere la reazione del centrodestra, con la Lega che ha annunciato barricate contro il provvedimento, ma dure critiche contro il sindaco arrivano anche dalla sua stessa maggioranza, con il capogruppo di Europa Verde e presidente della commissione mobilità del comune, Carlo Monguzzi, che accusa Sala di “annunciare microprovvedimenti che servono a nulla se non ad avere i titoli dei giornali”.

Le critiche maggiori arrivano da destra. Fabrizio Cecchetti, deputato del Carroccio e coordinatore regionale della Lega in Lombardia chiede al sindaco se “nella Milano da anni ormai capitale delle denunce e dei reati commessi, dove quasi ogni notte abbiano una tentata violenza sessuale in centro, l’unica vera emergenza è quella del traffico?”. Cecchetti accusa poi Sala di essere diventato “la macchietta cinematografica dello ‘zio’ di Johnny Stecchino, per chi ricorda quel film di Benigni”. Secondo il deputato leghista, infatti, “chiudere l’accesso al centro alle auto dei non residenti significa paralizzare la circolazione a ridosso del centro, dove peraltro ci sono pochissimi parcheggi disponibili, rischiando di incentivare una sosta selvaggia nelle zone limitrofe”

Sul tema, Romano La Russa, assessore alla sicurezza di Regione Lombardia, ha commentato  “Qualcuno fermi il “soldato Sala” (soldato Ryan degli anni Duemila) o dall’anno prossimo andremo tutti in centro in calesse! Torneremo a usare muli, asini e carrozze dei tempi dei nonni! Suggerirei anche di pensare a un bel coprifuoco dalle 14 alle 7 del mattino, sarebbe una soluzione davvero green! Niente auto, niente consumo di energia elettrica, niente di niente!”.

“Le strategie “ecologiste” volute dalla giunta di centrosinistra hanno raggiunto il primo obiettivo: chiudere una buona parte del centro cittadino alle auto – continua La Russa-. La prospettiva è, evidentemente, di arrivare progressivamente alla chiusura dell’intero centro se non dell’intera città. Come al solito, in nome di una fantomatica politica ambientalista rigettata dagli stessi ambientalisti, si puniscono gli automobilisti e si trasforma Milano in un’enclave riservata ai radical chic in bicicletta e sandali”.

spagna

Desde 2024 centro de Milán cerrado a los coches

Reacciones políticas contra la medida

Milán, 25 de octubre de 2023 – Fuego cruzado contra el alcalde de Milán Giuseppe Sala que, en los últimos días, ha anunciado una propuesta revolucionaria: a partir del 1 de septiembre de 2024, el Quadrilatero della Moda ampliado hasta el Corso Matteotti, vía Case Rotte y vía Manzoni, estará cerrado a los coches privados. Esta medida, aunque limitada a un área pequeña, representa una acción histórica, como señaló el alcalde.

No se ha hecho esperar la reacción del centro-derecha, con la Liga anunciando barricadas contra la medida, pero duras críticas contra el alcalde llegan también de su propia mayoría, con el líder de Europa Verde y presidente de la comisión de movilidad del municipio, Carlo Monguzzi, que acusa a Sala de “anunciar microperforaciones que sirven para nada más que para tener los titulares de los periódicos”.

Las mayores críticas vienen de la derecha. Fabrizio Cecchetti, diputado del Carroccio y coordinador regional de la Liga en Lombardía pregunta al alcalde si “En Milán, capital desde hace años de las denuncias y de los delitos cometidos, donde casi todas las noches tienen una tentativa de violencia sexual en el centro, ¿la única verdadera emergencia es la del tráfico?”. Cecchetti acusa luego a Sala de haberse convertido en “la macchietta cinematográfica del ‘tío’ de Johnny Stecchino, para quien recuerda aquella película de Benigni”. En efecto, según el diputado legalista, “cerrar el acceso al centro a los automóviles de los no residentes significa paralizar la circulación cerca del centro, donde, por lo demás, hay muy pocos aparcamientos disponibles, arriesgando incentivar una parada salvaje en las zonas vecinas”

Sobre el tema, Romano La Russa, asesor de seguridad de la región de Lombardía, comentó “¡Que alguien pare al “soldado Sala” (soldado Ryan de los años 2000) o desde el próximo año iremos todos al centro en calesa! ¡Volveremos a usar mulas, burros y carruajes de la época de los abuelos! También sugeriría pensar en un buen toque de queda de 14 a 7 de la mañana, ¡sería una solución realmente verde! Sin coches, sin electricidad, sin nada”.

“Las estrategias “ecologistas” deseadas por la junta de centro-izquierda han logrado el primer objetivo: cerrar una buena parte del centro de la ciudad a los automóviles – continúa La Russa-. La perspectiva es, evidentemente, llegar progresivamente al cierre de todo el centro, si no de toda la ciudad. Como de costumbre, en nombre de una fantasmagórica política ambientalista rechazada por los mismos ecologistas, se castiga a los automovilistas y se transforma Milán en un enclave reservado a los radicales chic en bicicleta y sandalias”.

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