Cuba proteste
Rivolta a Cieco de Avila

Cuba, migliaia in piazza al grido “el pueblo tiene hambre”

Cuba proteste
rivolta a Cieco de Avila

L’Avana – 12 luglio 2021 – Al grido “el pueblo tiene hambre” cresce la rivolta nel paese. Manifestanti in piazza in varie città e scontri si sono registrati a Cieco de Ávila dove la polizia ha cercato di disperdere le migliaia di cittadini scesi in strada, a Camagüey dopo il ferimento di un manifestante è esplosa la rabbia e la polizia è stata messa in fuga. Proteste anche nella capitale. Una situazione davvero esplosiva e preoccupante quella che sta vivendo Cuba da alcuni giorni. Erano sessant’anni che non si vedevano protesta di questa portata che stanno dilagando ovunque.  Mentre il governo cubano invita i sostenitori a scendere in piazza contro la protesta, gli Stati Uniti “avvertono Cuba”; nessuna violenza sui manifestanti. Ma sull’Isola il governo avrebbe sospeso l’energia elettrica più volte e da domenica pomeriggio la connessione mobile a internet. In Spagna e altri paesi europei manifestazioni in sostegno del popolo cubano.

Ecco cosa riportano le principali agenzie di stampa italiana (trascrizione integrale dei testi):

(AGI/AFP)  San Antonio de los Banos, 11 luglio. – A Cuba sono in corso manifestazioni contro il governo in diverse città. “Abbasso la dittatura”, “libertà'”, “se ne vadano a casa” sono alcuni degli slogan intonati. Le proteste sono iniziate in modo spontaneo questa mattina. Si tratta di un evento rarissimo. Il Partito Comunista è l’unico dell’isola. Tra le città coinvolte, oltre a L’Avana, c’e’ San Antonio de los Banos, dove si e’ tenuta anche una manifestazione a favore del governo, alla quale ha partecipato il presidente Miguel Diaz-Canel. Il Paese e’ alle prese con una pesante crisi economica, aggravata dalla pandemia di Covid. Ad aprile scorso si e’ chiusa l’era dei Castro con Raul che ha passato il testimone alla nuova generazione. “

(ANSA-AFP) – L’AVANA, 11 luglio 2021  – Migliaia di cubani hanno manifestato oggi contro il governo nelle strade di una piccola località a sud-ovest dell’Avana, in un evento senza precedenti per l’isola, secondo quanto mostrato da video pubblicati online. Al grido di «Patria e vita!», titolo di una canzone critica contro il governo, ma anche di «Abbasso la dittatura!», e «Non abbiamo paura!», i manifestanti, per lo più giovani, hanno sfilato a San Antonio de los Banos, un comune di 50.000 abitanti a una trentina di chilometri dalla capitale. Dall’inizio della pandemia del coronavirus nel marzo 2020, i cubani hanno dovuto affrontare lunghe file per fare scorta di cibo e hanno vissuto una carenza di medicinali che ha generato forti disordini sociali. La manifestazione si è svolta nel giorno in cui Cuba ha registrato un nuovo record giornaliero di contagi e morti per coronavirus.
Sotto l’hashtag #SOSCuba o #SOSMatanzas, sui social si moltiplicano le richieste di aiuto, così come gli appelli al governo per facilitare l’invio di donazioni dall’estero. Sabato, un gruppo di oppositori ha chiesto l’istituzione di un «corridoio umanitario», iniziativa che il governo ha respinto, dichiarando che «i concetti di corridoio umanitario e aiuto umanitario sono associati alle aree di conflitto e non si applicano a Cuba».

CUBA. CORTEI E DISORDINI, PRESIDENTE SI APPELLA A ‘RIVOLUZIONARI’
(DIRE) Roma, 12 lug. – Un monito contro la “destabilizzazione” e un appello “a tutti i rivoluzionari e ai comunisti” affinché “scendano in strada” è stato rivolto dal presidente Miguel Díaz-Canel dopo cortei e proteste ieri in diverse città di Cuba. Secondo alcune fonti, le manifestazioni, durante le quali si sono verificati incidenti e disordini, sono state le più partecipate da 30 anni. Cortei, con fermi e scontri tra dimostranti e agenti di polizia, si sono tenuti a San Antonio de los Baños, a sud-est dell’Avana, ma anche nella capitale e in altre città. All’origine delle proteste, secondo fonti concordanti, ci sarebbero anche difficoltà economiche e restrizioni dovute al Covid-19. All’appello di Díaz-Canel sono seguiti cortei di sostenitori del governo. Foto e video li documentano sui social network a volte con l’hashtag #LaCalleEsDeLosRevolucionarios, “la strada è dei rivoluzionari”.

Cuba manifestazioni
Rivolta Camagüey

(askanews) – Migliaia di cubani sono scesi in piazza domenica per protestare contro il Governo, all’Havana e in altre città. I manifestanti, scrive Le Monde, sono “esasperati dalla crisi economica”. Tra i manifestanti, urla per la “libertà” e “contro la dittatura”. Il presidente Miguel Diaz-Canel, in televisione, ha accusato “la mafia cubano-americana” di essere dietro le proteste. “Facciamo appello a tutti i rivoluzionari del paese, tutti i comunisti, a uscire per strada dove ci sono delle provocazioni, ora e nei prossimi giorni. E ad affrontarli in modo deciso, fermo e coraggioso”, ha detto il presidente, che ha però riconosciuto che “la gente è venuta a manifestare la propria insoddisfazione” per una situazione, ha però detto, causata dall’embargo che gli Stati Uniti impongono all’isola dal 1962. Julie Chung, Segretario di Stato aggiunto degli Stati Uniti per le Americhe, ha fatto appello su Twitter alla calma: “Sosteniamo il diritto del popolo cubano a manifestare pacificamente”. La pandemia ha aggravato la “peggiore crisi economica da trent’anni”, scrive Le Monde, peggiorando la scarsità di cibo e medicine. Le autorità hanno interrotto l’energia elettrica più volte al giorno. Volano delle proteste da quando è stato parzialmente liberalizzato nel 2018, la connessione mobile a internet è stata sospesa domenica pomeriggio.

(ANSA) – L’AVANA, 11 LUG – Il governo di Cuba e lo stesso presidente della repubblica Miguel Díaz-Canel hanno manifestato nelle ultime ore grande preoccupazione per le manifestazioni svoltesi ieri in varie città cubane da migliaia di persone che hanno detto basta alle difficoltà economiche che sono costrette ad attraversare nella loro vita quotidiana. In particolare il capo dello Stato ha visitato una delle principali città dove si sono svolte le proteste, San Antonio de los Baños, dichiarando che ad esse hanno partecipato anche «rivoluzionari» che lo hanno fatto «senza smettere du sostenere la rivoluzione». In dichiarazioni pubbliche Díaz-Canel ha respinto l’accusa a Cuba di essere una dittatura, sostenendo che la popolazione riceve benefici sociali ed economici che, ha detto, sono possibili grazie al sistema socialista, difendendo inoltre le politiche economiche ufficiali e il contrasto del Covid-19 che sono stati sviluppati nonostante la mancanza di risorse causate dall’embargo economico in atto da quasi 60 anni. Più duro il capo dello Stato e primo segretario del Partito comunista è stato con «altri manifestanti», definiti «criminali», ed ha per questo invitato «i rivoluzionari, ed in prima fila i comunisti» a difendere il sistema cubano. Convinto che dietro alle proteste ci siano gli Stati Uniti, Díaz-Canel ha osservato che «in modo molto codardo, molto perverso, nelle situazioni più complicate che abbiamo nelle province, cominciano ad apparire personaggi dell’impero yankee, propugnando dottrine di intervento per rafforzare il concetto che il governo cubano non è in grado di uscire da queste difficoltà». Allo stesso modo ha esortato gli Usa a revocare il blocco economico, finanziario e commerciale contro l’isola, per dimostrare l’autenticità delle loro preoccupazioni per il nostro Paese. «Dietro a tutto questo – ha concluso – c’è il sogno di porre fine alla rivoluzione cubana. Non permetteremo a nessuno di manipolare la nostra situazione. Né ammetteremo che un qualsiasi mercenario venduto agli Stati Uniti provochi una destabilizzazione a Cuba». (ANSA). SAL-BY2 12-LUG-21 01:35 NNN

WASHINGTON, 11 LUG – (ANSA-AFP) Washington ha messo in guardia ieri sera Cuba contro qualsiasi uso della violenza contro le migliaia di manifestanti che si sono radunati in tutta l’isola per protestare contro la «dittatura». «Gli Stati Uniti sostengono la libertà di espressione e di riunione a Cuba e condannerebbero fermamente qualsiasi atto di violenza  volto a prendere di mira manifestanti pacifici che esercitano i loro diritti universali», ha affermato su Twitter il consigliere per la Sicurezza degli Stati Uniti, Jake Sullivan. (ANSA-AFP). MNE 12-LUG-21 05:43 NNN

CUBA: USA, ‘NO A VIOLENZA CONTRO MANIFESTANTI PACIFICI’ = Washington, 12 lug. (Adnkronos) – “Gli Stati Uniti sostengono la libertà di espressione e riunione a Cuba e condannerebbero con forza qualsiasi violenza o atti contro manifestanti pacifici che esercitano i loro diritti universali”. E’ quanto ha scritto nelle ultime ore in un tweet il consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan, dopo le notizie delle proteste a Cuba. Prima di Sullivan, dal Dipartimento di Stato Julie Chung ha invitato alla “calma”. “Siamo profondamente preoccupati per gli ‘appelli a combattere’ a Cuba – ha twittato – Sosteniamo il diritto del popolo cubano alla riunione pacifica. Facciamo appello alla calma e condanniamo ogni violenza”. (Rak/Adnkronos)

a cura di Thelma Paico

La Habana – 12 de julio de 2021 – Crece la revuelta en el país con el grito “el pueblo mantiene el hambre”. Manifestantes en la plaza en varias ciudades y enfrentamientos se registraron en Ciego de Ávila donde la policía intentó dispersar a los miles de ciudadanos que tomaron las calles, en Camagüey luego de la herida de un manifestante, estalló la ira y la policía tuvo que huir. Protestas también en la capital. Una situación verdaderamente explosiva y preocupante que vive Cuba desde hace unos días. Durante sesenta años no ha habido protestas de esta magnitud que se estén extendiendo por todas partes. Mientras el gobierno cubano invita a sus simpatizantes a tomar las calles contra la protesta, Estados Unidos “advierte a Cuba”; sin violencia contra los manifestantes. Pero en la isla el gobierno habría suspendido la luz varias veces y desde el domingo por la tarde la conexión a internet móvil.

Esto es lo que informan las principales agencias de noticias italianas:

Cuba manifestazioni
Malecòn – la protesta

(AGI / AFP) San Antonio de los Banos, 11 de julio. – En Cuba se están llevando a cabo manifestaciones contra el gobierno en varias ciudades. “Abajo la dictadura”, “libertad”, “vete a casa” son algunas de las consignas que corean. Las protestas comenzaron espontáneamente esta mañana. Este es un evento muy raro. El Partido Comunista es el único en la isla. Entre las ciudades involucradas, además de La Habana, se encuentra San Antonio de los Baños, donde también se realizó una manifestación a favor del gobierno, en la que participó el presidente Miguel Díaz-Canel. El país está lidiando con una fuerte crisis económica, agravada por la pandemia de Covid. El pasado mes de abril terminó la era de Castro con Raúl pasando el testigo a la nueva generación. ”

(ANSA-AFP) – LA HABANA, 11 de julio de 2021 – Miles de cubanos se manifestaron hoy contra el gobierno en las calles de un pequeño poblado al suroeste de La Habana, en un hecho inédito para la isla, según se desprende de videos publicados en línea. Al grito de “¡Patria e vita!”, El título de una canción crítica contra el gobierno, pero también de “¡Abajo la dictadura!”, Y “¡No tenemos miedo!”, Los manifestantes, en su mayoría jóvenes, marcharon en San Antonio de los Banos, un pueblo de 50.000 habitantes a unos treinta kilómetros de la capital. Desde el inicio de la pandemia de coronavirus en marzo de 2020, los cubanos se han enfrentado a largas filas para abastecerse de alimentos y han experimentado una escasez de medicamentos que ha generado un severo malestar social. La manifestación tuvo lugar el día en que Cuba registró un nuevo récord diario de infecciones y muertes por coronavirus.
Bajo el hashtag #SOSCuba o #SOSMatanzas se multiplican las solicitudes de ayuda en las redes sociales, así como los llamamientos al gobierno para facilitar el envío de donaciones desde el exterior. El sábado, un grupo de opositores pidió el establecimiento de un “corredor humanitario”, iniciativa que el gobierno rechazó, declarando que “los conceptos de corredor humanitario y ayuda humanitaria están asociados a zonas de conflicto y no se aplican a Cuba”.

(DIGA) Roma, 12 de julio – Una advertencia contra la “desestabilización” y un llamado “a todos los revolucionarios y comunistas” a “tomar las calles” fue dirigida por el presidente Miguel Díaz-Canel luego de las marchas y protestas de ayer en varias ciudades de Cuba. Según algunas fuentes, las manifestaciones , durante los cuales ocurrieron accidentes y disturbios, fueron los más atendidos durante 30 años. Los desfiles, con paradas y enfrentamientos entre manifestantes y policías, se realizaron en San Antonio de los Baños, al sureste de La Habana, pero también en la capital y otras ciudades. En el origen de las protestas, según fuentes concordantes, también habría dificultades económicas y restricciones por Covid-19. El llamamiento de Díaz-Canel fue seguido por marchas de simpatizantes del gobierno. Fotos y videos los documentan en las redes sociales, a veces con el hashtag #LaCalleEsDeLosRevolucionarios, “el camino es de los revolucionarios”.

(askanews) – Miles de cubanos salieron a las calles el domingo para protestar contra el gobierno, en La Habana y otras ciudades. Los manifestantes, escribe Le Monde, están “exasperados por la crisis económica”. Entre los manifestantes, gritos de “libertad” y “contra la dictadura”. El presidente Miguel Díaz-Canel, en televisión, acusó a “la mafia cubanoamericana” de estar detrás de las protestas. “Hacemos un llamado a todos los revolucionarios del país, a todos los comunistas, a salir a las calles donde hay provocaciones, ahora y en los próximos días. Y enfrentarlas de manera decidida, firme y valiente”, dijo el mandatario, quien Sin embargo, reconoció que “la gente ha venido a expresar su descontento” con una situación, dijo, sin embargo, provocada por el embargo que Estados Unidos ha impuesto a la isla desde 1962. Julie Chung, subsecretaria de Estado de Estados Unidos para las Américas, En Twitter hizo un llamamiento a la calma: “Apoyamos el derecho del pueblo cubano a manifestarse pacíficamente”. La pandemia exacerbó la “peor crisis económica en treinta años”, escribe Le Monde, agravando la escasez de alimentos y medicinas. Las autoridades cortan la electricidad varias veces al día. Las protestas han ido volando desde que se liberalizó parcialmente en 2018, y la conexión a Internet móvil se suspendió el domingo por la tarde.

El jefe de Estado invita a la gente a “defender la revolución” (ANSA) – LA HABANA, 11 JUL – El gobierno de Cuba y el propio presidente de la república Miguel Díaz-Canel han expresado gran preocupación en las últimas horas por las manifestaciones que tuvieron lugar ayer. en varias ciudades cubanas por miles de personas que han dicho basta de las dificultades económicas que se ven obligadas a atravesar en su vida diaria. En particular, el jefe de Estado visitó una de las principales ciudades donde se desarrollaron las protestas, San Antonio de los Baños, declarando que también asistieron “revolucionarios” que lo hicieron “sin dejar de apoyar la revolución”. En declaraciones públicas, Díaz-Canel rechazó la acusación en Cuba de ser una dictadura, argumentando que la población recibe beneficios sociales y económicos que, dijo, son posibles gracias al sistema socialista, defendiendo también las políticas económicas oficiales y la lucha contra Covid. -19 que se han desarrollado a pesar de la falta de recursos provocada por el embargo económico vigente desde hace casi 60 años. El jefe de Estado y primer secretario del Partido Comunista fue más duro con “otros manifestantes”, definidos como “criminales”, por lo que invitó “a los revolucionarios, y en primera fila a los comunistas” a defender el sistema cubano. Convencido de que Estados Unidos está detrás de las protestas, Díaz-Canel observó que “de manera muy cobarde, muy perversa, en las situaciones más complicadas que tenemos en las provincias, comienzan a aparecer personajes del imperio yanqui, abogando por doctrinas de intervención para fortalecer el concepto de que el gobierno cubano es incapaz de salir de estas dificultades ”. Asimismo, instó a Estados Unidos a levantar el bloqueo económico, financiero y comercial contra la isla, para demostrar la autenticidad de sus preocupaciones por nuestro país. “Detrás de todo esto – concluyó – está el sueño de acabar con la revolución cubana. No permitiremos que nadie manipule nuestra situación. Tampoco admitiremos que cualquier mercenario vendido a Estados Unidos provoque una desestabilización en Cuba ”. (RESOLVER). SAL-BY2 12-JUL-21 01:35 NNN

WASHINGTON, 11 JUL – (ANSA-AFP) Washington advirtió anoche a Cuba contra cualquier uso de la violencia contra los miles de manifestantes que se reunieron en toda la isla para protestar contra la “dictadura”. “Estados Unidos apoya la libertad de expresión y reunión en Cuba y condenaría enérgicamente cualquier acto de violencia dirigido contra manifestantes pacíficos que ejercen sus derechos universales”, dijo el asesor de seguridad estadounidense Jake en Twitter. Sullivan. (ANSA-AFP). MNE 12-JUL-21 05:43 NNN
CUBA: EE. UU., ‘NO A LA VIOLENCIA CONTRA LAS DEMOSTRACIONES DEL PACÍFICO’ = Washington, 12 de julio. (Adnkronos) – “Estados Unidos apoya la libertad de expresión y reunión en Cuba y condenaría enérgicamente cualquier violencia o acto contra manifestantes pacíficos que ejercen sus derechos universales”. Esto es lo que escribió en un tuit el asesor de Seguridad Nacional Jake Sullivan en las últimas horas tras la noticia de las protestas en Cuba. Antes de Sullivan, Julie Chung llamó a la “calma” desde el Departamento de Estado. “Estamos profundamente preocupados por los ‘llamados a la lucha’ en Cuba – tuiteó – Apoyamos el derecho del pueblo cubano a la reunión pacífica. Hacemos un llamado a la calma y condenamos toda violencia”. (Rak / Adnkronos)

 

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