Cuba contro Usa per l’inclusione nella “lista nera sul terrorismo”

L’AVANA – Il governo cubano ha criticato la decisione degli Stati Uniti di includere l’isola in un elenco di Paesi «che non cooperano con gli sforzi anti-terrorismo», sottolineando che gli Usa «nascondono la loro storia di terrorismo di stato contro Cuba e l’impunità per i gruppi violenti nel suo territorio», secondo quanto dichiarato dal ministro degli Esteri cubano Bruno Rodrguez. «Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti colloca Cuba nella lista spuria di Paesi che non cooperano nella lotta contro il terrorismo, ma non hanno impedito o condannato un attacco terroristico contro la nostra ambasciata a Washington», ha scritto Rodriguez, a quanto riporta una agenzia Ansa, sul suo account Twitter. L’attacco a cui il ministro ha fatto riferimento si è verificato la mattina del 30 aprile, quando un uomo ha sparato con il suo fucile automatico presso l’ambasciata cubana a Washington. Successivamente è stato arrestato. L’inclusione dell’isola nella lista degli Stati Uniti è avvenuta poche ore dopo che il ministro degli Esteri Rodrguez ha chiesto spiegazioni al governo del presidente Donald Trump sull’attacco a Washington, accusando gli Usa di «silenzio complice». Il direttore generale per gli Stati Uniti del ministero degli Esteri cubano, Carlos Fernández de Cosso, ha scritto a sua volta su Twitter che «esiste una lunga storia di atti terroristici commessi dal governo degli Stati Uniti contro Cuba». L’isola è stata inclusa nell’elenco insieme a Venezuela, Iran, Siria e Corea del Nord in base al fatto che secondo gli Usa i governi di quelle nazioni «non cooperano pienamente» con gli «sforzi antiterrorismo» degli Stati Uniti.

Cuba era stata rimossa dall’elenco dei Paesi che non collaborano con la politica americana antiterrorismo dopo il ristabilimento delle relazioni diplomatiche fra le due Nazioni durante la presidenza di Barack Obama e Raul Castro.

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