Amazzonia

Brasile: governo conferma, trovati resti dei due attivisti scomparsi

Nascosti nella giungla da killer. Indagini su possibile mandante

Brasilia, 17 giugno 2022 – «Resti umani» sono stati trovati nelle ricerche del giornalista britannico, Dom Phillips, e dell’antropologo brasiliano, Bruno Araújo, scomparsi undici giorni fa nell’Amazzonia occidentale: lo ha confermato il ministro della Giustizia brasiliano, Anderson Torres, dopo che mercoledì i fratelli Oseney da Costa de Oliveira, detto ‘Dos Santos’, e Amarildo da Costa Oliveira, detto ‘Peladò, hanno confessato di averli uccisi e fatto sparire i corpi. I cadaveri, che sono stati nel frattempo raccolti da agenti della polizia federale, erano stati nascosti dai presunti assassini in una zona della giungla di difficile accesso.

Phillips e Pereira erano scomparsi dal 5 giugno, quando sono stati visti l’ultima volta nel comune di Sao Rafael, da dove erano partiti in barca per Atalaia do Norte, nello Stato di Amazonas. Per il commissario di polizia, Eduardo Fontes, si è trattato di un «crimine efferato». Il duplice omicidio è avvenuto nella Vale do Javarí, vicino al confine con Perù e Colombia, dove si trova una riserva di indigeni vessati da cercatori d’oro, narcotrafficanti e pescatori illegali. Phillips, 57 anni, collaboratore del quotidiano The Guadian, e Araújo, 41 anni, ex funzionario della Fondazione nazionale dell’indio (Funai), stavano conducendo ricerche sulla situazione di alcune tribù e avevano ricevuto minacce per il loro lavoro. Gli inquirenti hanno precisato che una delle linee di indagine in corso cerca di svelare se c’è stato qualcuno che ha finanziato il delitto. «Il Perù è il secondo produttore di cocaina al mondo ed è in questa regione della foresta che si rifugiano i dissidenti delle Farc (guerriglia colombiana)», ha sottolineato Fontes. La moglie di Phillips, Alessandra Sampaio, ha sollecitato indagini rapide sul caso, mentre rappresentanti degli indigeni denunciano la mancanza di sicurezza nella foresta. «Anche se attendiamo le conferme finali, questo tragico esito pone fine all’angoscia di non sapere dove si trovano Dom e Bruno: ora possiamo portarli a casa e dare loro addio con amore», ha detto la donna. «L’aumento dei conflitti nelle terre indigene è causato principalmente dagli estrattori illegali, che sono aumentati negli ultimi anni, creando uno scenario di violenza e devastazione ambientale», ha dichiarato la deputata indigena, Joenia Wapichana, del partito ambientalista Rede Sostenibilità.

spagna

Brasil: gobierno confirma, encontrados restos de los dos activistas desaparecidos

Escondido en la jungla como un asesino. Investigaciones sobre posible director

Brasilia, 17 de junio de 2022 – Se han encontrado “restos humanos” en las búsquedas del periodista británico Dom Phillips y del antropólogo brasileño Bruno Araújo, desaparecidos hace once días en el oeste de la Amazonía: así lo confirmó el Ministro brasileño de El juez Anderson Torres, luego de que los hermanos Oseney da Costa de Oliveira, conocido como ‘Dos Santos’, y Amarildo da Costa Oliveira, conocido como ‘Peladò, confesaron el miércoles que los mataron y desaparecieron los cuerpos. Los cuerpos, que mientras tanto fueron recogidos por policías federales, habían sido escondidos por los presuntos homicidas en una zona selvática de difícil acceso.

Phillips y Pereira estaban desaparecidos desde el 5 de junio, cuando fueron vistos por última vez en el municipio de Sao Rafael, de donde partieron en lancha rumbo a Atalaia do Norte, en el estado de Amazonas. Para el comisario de policía, Eduardo Fontes, se trató de un “crimen atroz”. El doble asesinato tuvo lugar en el Vale do Javarí, cerca de la frontera con Perú y Colombia, donde hay una reserva de indígenas acosados ​​por mineros de oro, narcotraficantes y pescadores ilegales. Phillips, de 57 años, colaborador del diario The Guadian, y Araújo, de 41, exfuncionario de la Fundación Nacional del Indio (Funai), investigaban la situación de algunas tribus y habían recibido amenazas por su trabajo. Los investigadores han precisado que una de las líneas de investigación en curso trata de desvelar si hubo alguien que financió el crimen. “Perú es el segundo productor de cocaína en el mundo y es en esta región de la selva donde se refugian los disidentes de las Farc (guerrilla colombiana)”, subrayó Fontes. La esposa de Phillips, Alessandra Sampaio, ha instado a que se investigue rápidamente el caso, mientras representantes indígenas denuncian la falta de seguridad en la selva. “Aunque esperemos las confirmaciones finales, este trágico desenlace pone fin a la angustia de no saber dónde están Dom y Bruno: ahora podemos llevarlos a casa y despedirnos con amor”, dijo la mujer. “El aumento de los conflictos en las tierras indígenas se debe principalmente a los extractores ilegales, que se han incrementado en los últimos años, creando un escenario de violencia ambiental y devastación”, dijo la diputada indígena, Joenia Wapichana, del partido ambientalista Rede Sustentabilidad.

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