Varese, 52 fra medici e infermieri con mascherine e bandiera italiana sono sbarcati a Malpensa.

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Fontana e Sala ringraziano l’ambasciatore cubano in Italia Josè Carlo Rodriguez Ruiz.
Sono sbarcati a Malpensa dopo 18 ore di viaggio 37 medici e 15 infermieri cubani pronti ad affiancare gli operatori sanitari degli ospedali lombardi, ormai allo stremo. Tutti con guanti e mascherine e molti con bandierine dell’Italia in mano, si sono detti felici di poter dare il loro contributo in questa drammatica situazione. Ad accoglierli in aeroporto c’era tra gli altri anche il vicepresidente della Lombardia Fabrizio Sala, l’assessore regionale al Territorio e Protezione Civile Pietro Foroni, il sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega ai Rapporti con le delegazioni internazionali Alan Christian Rizzi. Il presidente Attilio Fontana ha telefonato all’ambasciatore cubano in Italia, Josè Carlo Rodriguez Ruiz, per ringraziare Cuba per la grande disponibilità ad aiutare la Regione. Nel gruppo di medici partiti da L’Avana fanno parte un capo di brigata, il dott. Carlos Pérez Días, direttore dell’ospedale “Joaquín Albarrán”, a L’Avana, un responsabile della logistica e del coordinamento, 35 medici, di cui 23 specialisti in medicina generale integrale (MGI), 3 pneumologi, 3 intensivisti, 3 specialisti in malattie infettive e 3 specialisti di emergenza. Insieme a loro 15 infermieri, di cui 7 intensivisti e 8 specializzati in emergenze. Tutti esperti nelle emergenze sanitarie in vari paesi, alcuni hanno fronteggiato anche l’epidemia di Ebola nel 2014 in Africa. I medici che andranno a Crema hanno detto che si fermeranno in Italia fino a che ci sarà bisogno. “Sono qui anche a nome del presidente Fontana – ha sottolineato il vicepresidente Sala – per accogliere questa importante delegazione che certamente contribuirà in maniera forte e decisiva per sostenere tutti coloro che sono in prima linea da giorni per contrastare la diffusione del virus”. “Il grande lavoro che questa Giunta ha saputo mettere in atto sin dall’inizio del mandato – ha rimarcato il sottosegretario Rizzi – ci ha permesso a livello di relazioni internazionali di costruire rapporti importanti che in questo momento si rivelano più che mai preziosi. Ringraziamo Cuba e i medici cubani per il loro determinante contributo”. “Considerando anche e soprattutto le nuove strutture da campo che ospiteranno ospedali – ha aggiunto l’assessore Foroni – e con il crescere dei posti letto di terapia intensiva nei nostri nosocomi accogliamo questi medici che sono venuti in maniera convinta forte unita e solidale per darci una mano a fronteggiare una situazione complicata e ogni giorno più critica”.

di Erika Flores

52 médicos y enfermeras con máscarillas y la bandera italiana aterrizaron en Malpensa. Fontana y Sala agradecen al embajador cubano en Italia, Josè Carlo Rodriguez Ruiz.

Han llegado a Malpensa después de 18 horas de viaje, 37 médicos y 15 enfermeros cubanos listos para apoyar a profesionales de la salud de los hospitales lombardos, ya agotados. Todos con guantes y máscarillas y muchos con banderas de Italia en sus manos, dijeron que estaban felices de poder contribuir en esta dramática situación. A darles la bienvenida en el aeropuerto estaban entre ellos, el vicepresidente de la Lombardía, Fabrizio Sala, el concejal regional de Territorio y Protección Civil, Pietro Foroni, subsecretario de la Presidencia de la Región Lombardía, responsable de Relaciones con las delegaciones internacionales Alan Christian Rizzi.
El presidente Attilio Fontana llamó al embajador cubano en Italia, Josè Carlo Rodriguez Ruiz, para agradecer a Cuba por su enorme disposición de ayudar a la región. En el grupo de medicos de La Habana hace parte un jefe de brigada, el dr. Carlos Pérez Días, director del hospital ‘Joaquín Albarrán’ en La Habana, un jefe de logística y coordinación, 35 médicos, incluidos 23 especialistas en medicina general integral (MGI), 3 neumólogos, 3 intensivistas, 3 especialistas en enfermedades infecciosas y 3 especialistas en emergencias. Junto con ellos 15 enfermeros, de los cuales 7 intensivistas y 8 especializados en emergencias. Todos expertos en emergencias sanitarias en varios países, algunos también se enfrentaron a la epidemia de ébola 2014 en África. Los médicos que irán a Crema han dicho que se quedarán en Italia mientras sea necesario. “También estoy aquí en nombre del presidente Fontana, dijo el vicepresidente Sala, para dar la bienvenida a esta importante delegación que sin duda contribuirá de manera firme y decisiva a apoyar a todos los que han estado en la primera línea durante días para contrarrestar la propagación del virus”. “El gran trabajo que este gobierno ha podido llevar a cabo desde el comienzo del mandato, subrayó el subsecretario Rizzi, nos ha permitido a nivel de relaciones internacionales construir relaciones importantes que en este momento son más valiosas que nunca. Agradecemos a Cuba y médicos cubanos por su contribución crucial “. “Teniendo en cuenta también y sobre todo las nuevas estructuras de campo que albergarán hospitales, agregó el concejal Foroni, y con el aumento de las camas de cuidados intensivos en las habitaciones de nuestros hospitales, damos la bienvenida a estos médicos que han venido de una manera convencida fuerte, unida y solidaria para brindarnos una mano a enfrentar una situación complicada y cada día más crítica “.

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