Petroperú: il Consiglio di Amministrazione apre le porte alla privatizzazione

Necessità di finanziamento stimate in 2,2 miliardi di dollari 

Lima, 13 maggio 2024 – Il consiglio di amministrazione della società petrolifera di Stato peruviana Petroperù ha raccomandato la privatizzazione come migliore opzione per uscire dalla grave crisi finanziaria che attraversa l’azienda. «Questo consiglio di amministrazione ritiene che la gestione privata della società sia la migliore opzione per recuperare la sua sostenibilità finanziaria», si legge nel comunicato.

La società ha perso il suo investment grade dalle agenzie di rating nel 2022 a causa della crisi finanziaria scaturita dal fallito investimento di 6,5 miliardi di dollari per modernizzare la raffineria di Talara, un’opera finanziata con obbligazioni, prestiti e contributi dello Stato peruviano e non ancora completata.

Secondo cifre fornite dallo stesso cda di Petroperù, la società opera con «una crescita dei ricavi limitata e una bassa redditività» e per il 2024 sono stimate vendite per 3,977 miliardi di dollari (30% in meno rispetto al 2022) e perdite per 716 milioni di dollari (164% in più rispetto al 2022). L’Ebitda previsto per il 2024 è di 135 milioni di dollari, «insufficiente a coprire qualsiasi pagamento del debito». In tale contesto il cda stima in 2,2 miliardi le necessità di finanziamento dela compagnia, una cifra che, si ritiene «immorale» che venga apportata dallo Stato.

spagna

Petroperú: el Directorio abre las puertas a la privatización

Las necesidades de financiación se estiman en 2.200 millones de dólares

Lima, 13 de mayo de 2024 – El directorio de la petrolera estatal peruana Petroperù recomendó la privatización como la mejor opción para salir de la grave crisis financiera que vive la empresa. “Esta junta directiva considera que la gestión privada de la empresa es la mejor opción para recuperar su sostenibilidad financiera”, se lee en el comunicado.

La compañía perdió el grado de inversión de las agencias calificadoras en 2022 debido a la crisis financiera derivada de la fallida inversión de 6.500 millones de dólares para modernizar la refinería de Talara, un proyecto financiado con bonos, préstamos y aportes del Estado peruano y aún no finalizado.

Según cifras proporcionadas por el propio directorio de Petroperù, la compañía opera con “crecimiento limitado de ingresos y baja rentabilidad” y para 2024 se estiman ventas de 3.977 millones de dólares (30% menos que 2022) y pérdidas de 716 millones de dólares (164% más que en 2022). El EBITDA esperado para 2024 es de 135 millones de dólares, “insuficiente para cubrir cualquier pago de deuda”. En este contexto, el consejo de administración calcula las necesidades de financiación de la empresa en 2.200 millones de euros, una cifra que se considera “inmoral” que la proporcione el Estado.

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