Alberto Fujimori

Perú: L’ex presidente Alberto Fujimori potrà uscire dal carcere

Fujimori, 83 anni, è in prigione dal 2007 ed è stato condannato per diversi reati, tra cui i crimini Barrios Altos e La Cantuta, commessi durante il suo governo, che gli sono valsi una condanna a 25 anni di reclusione.

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Lima, 19 marzo 2022 – L’ex presidente peruviano Alberto Fujimori (in carica dal 1990 al 2000), condannato a 25 anni di carcere per violazione dei diritti umani, ha recuperato il 17 marzo la libertà dopo che la Corte costituzionale ha ripristinato l’indulto che gli era stato concesso dall’ex presidente Pedro Pablo Kuczynski nel dicembre 2017, e che era stato successivamente annullato. Tre giudici del massimo tribunale. ha reso noto l’agenzia di stampa Andina, avevano votato contro il ripristino dell’indulto e tre a favore, per cui il presidente della Corte, Augusto Ferrero ha espresso anche lui un voto a favore che ha permesso il recupero della libertà a Fujimori In cattive condizioni di salute Fujimori, che ha 83 anni, scontava la pena nel carcere di Barbadillo, e negli ultimi tempi era stato più volte ricoverato in ospedale.

Possibile ricorso a Corte interamericana dei diritti umani

Il governo del Perù attende di conoscere il dispositivo della sentenza della Corte costituzionale che ha ripristinato l’indulto per l’ex presidente Alberto Fujimori permettendogli di uscire di prigione, per intraprendere specifiche azioni, che potrebbero implicare anche il ricorso ad organismi internazionali. In dichiarazioni rilanciate dall’agenzia di stampa Andina, il vice ministro della Giustizia peruviano, Juan Carrasco, ha confermato che «una delle alternative che esamineremo è rivolgerci ad istituzioni internazionali», come la Corte interamericana dei diritti umani. «Abbiamo costituito un gruppo di lavoro con avvocati, coordinato da Félix Chero – ha poi detto – in attesa della notifica ufficiale al governo della sentenza della Corte costituzionale». La strategia per incidere su quella sentenza, che consideriamo un oltraggio per i peruviani e per le vittime degli episodi per cui Fujimori fu condannato a 25 anni di carcere, ha proseguito, «riguarderà prima un confronto di essa con la nostra Costituzione, e poi un ricorso ad organismi internazionali». «Per la Corte interamericana dei diritti umani, ha concluso – la grazia non è appropriata per le persone che hanno commesso un crimine grave come un omicidio qualificato e contro l’umanità».

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Perú: Expresidente Alberto Fujimori podrá salir de prisión

Fujimori, de 83 años, está preso desde 2007 y fue sentenciado por varios delitos, entre ellos los crímenes de Barrios Altos y La Cantuta, cometidos durante su gobierno, lo que le valió una pena de 25 años de prisión.

Lima, 19 de marzo de 2022.- El expresidente peruano Alberto Fujimori (en el cargo de 1990 a 2000), condenado a 25 años de prisión por violar los derechos humanos, recuperó su libertad el 17 de marzo luego de que la Corte Constitucional restableciera el indulto que había otorgado a él por el expresidente Pedro Pablo Kuczynski en diciembre de 2017, y que posteriormente había sido cancelado. Tres jueces del tribunal supremo. anunció la agencia de noticias Andina, habían votado en contra del restablecimiento del indulto y tres a favor, por lo que el presidente de la Corte, Augusto Ferrero, también expresó un voto a favor que permitió la recuperación de la libertad de Fujimori. tiene 83 años, cumplía condena en la prisión de Barbadillo, y recientemente ha sido hospitalizado en varias ocasiones.

Posible recurso ante la Corte Interamericana de Derechos Humanos

El gobierno de Perú está a la espera de conocer la disposición de la sentencia de la Corte Constitucional que restableció el indulto al expresidente Alberto Fujimori permitiéndole salir de prisión, para tomar acciones específicas, que también podrían implicar el recurso a organismos internacionales. En declaraciones relanzadas por la agencia de noticias Andina, el viceministro de Justicia de Perú, Juan Carrasco, afirmó que “una de las alternativas que examinaremos es recurrir a instituciones internacionales”, como la Corte Interamericana de Derechos Humanos. “Hemos constituido un grupo de trabajo con abogados, coordinado por Félix Chero -dijo luego- a la espera de que se notifique al Gobierno la sentencia del Tribunal Constitucional”. La estrategia para incidir en esa sentencia, que consideramos un atropello para los peruanos y para las víctimas de los hechos por los que Fujimori fue condenado a 25 años de prisión, prosiguió, “pasará primero por una comparación de la misma con nuestra Constitución, y luego por una recurso a las organizaciones internacionales”. “Para la Corte Interamericana de Derechos Humanos -concluyó- el indulto no procede para personas que han cometido un delito grave como el homicidio calificado y de lesa humanidad”.

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