#noenminombre. Cancellare una brutta pagina di giornalismo

Non è il momento delle polemiche ma non possiamo tacere di fronte a certi titoli di giornali che infangano il nostro Paese come nel caso della testata ecuadoriana Extra che definisce l’Italia terra della peste sulla prima pagina parlando di una donna deceduta per Coronavirus. Chi dirige una testata d’informazione ha il dovere di controllare tutto, verificare le fonte e evitare soprattutto di offendere il prossimo. Si può sbagliare, e i giornalisti non sono immuni.  Può capitare che ad in direttore sfugga un titolo sbagliato ma poi si chiede scusa. Bene ora noi attendiamo le scuse sulla prima pagine di questo giornale non solo agli italiani ma anche a tutti gli ecuadoriani, che amano l’Italia, ci vivono, ci lavorano e condividono con noi la guerra al Coronavirus, che sono stati offesi da questo titolo. E per tutto il popolo latinoamericano, fratelli e sorelle italiani spesso più degli italiani. Personalmente scriverò all’Ambasciata dell’Ecuador e al consolato generale a Milano, per chiedere un loro intervento e ottenere la cancellazione di questa brutta pagina d’informazione.

Viva l’Italia, viva l’Ecuador, viva l’America Latina.

Il direttore editoriale Fabio Messerotti

 

Este no es el momento para controversias, no podemos guardar silencio frente a ciertos títulos de periódicos que difaman nuestro país, como es el caso del periódico ecuatoriano Extra, que define ¡a Italia como la tierra de la plaga!, un artículo en  primera página, hablando de una mujer que murió de coronavirus.

Quien dirige una publicación de información tiene el deber absoluto  de verificar las fuentes, sobre todo, evitar ofender a los demás,no somos perfectos podemos equivocarnos ¡los periodistas no son inmunes! puede suceder que un Director escriba un título incorrecto, mas es imprescindible que luego se disculpe.

Ahora esperamos las disculpas en las primeras páginas de este periódico, no solo para los italianos, sino también para todos los ecuatorianos, que aman a Italia, viven y trabajan aquí comparten con nosotros la guerra contra el Coronavirus, son a ellos a quienes han ofendido en  este título, sobretodo al pueblo latinoamericano, los hermanos y hermanas che a menudo suelen ser más italianos que los mismos italianos.

Personalmente, escribiré a la Embajada del Ecuador y al Consulado General en Milán, para solicitar su intervención y obtener la cancelación de esta página de mala información.

¡¡Larga Vida!! a Italia, Ecuador, América Latina y al mundo entero.

 

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