Passengers are checked upon arriving at Central Station to catch a train after the reopening of regional borders amid an easing of restrictions during Phase 2 of the coronavirus emergency, in Milan, Italy, 03 June 2020. ANSA/Carlo Cozzoli/Fotogramma

Lockdown Italia – il ritorno?

Dopo il nuovo Dpcm per il contenimento dell’emergenza Covid-19 firmato dal Presidente Conte il giorno 13 ottobre 2020, si continua a parlare di possibili restrizioni, quali coprifuoco, chiusure anticipate di locali e ristoranti e di ripresa della  didattica a distanza. Il mondo bisogna accettarlo è cambiato e le conseguenze sappiamo già che saranno irreversibili. Ma quali le conseguenze? La strada per il nostro futuro prossimo è già tracciata, un solco ben radicato nel cammino dell’Italia ( e del mondo). Attività come lo smart working è chiaro che saranno la nuova e inevitabile normalità, una gran parte delle attività svolte dai computer in ufficio potranno essere gestite ed eseguite in remoto da operatori privati e statali, tutto ciò comporterà un grande risparmio per la pubblica amministrazione e per le imprese, in termini di tempo e denaro. Bisogna però tenere conto della più importante componente del lavoro agile, la fiducia negli operatori. Analizzando in chiave ottimistica la crisi che il mondo sta vivendo, potremmo già notare come anche la mobilità e i trasporti subiranno un forte  variazione di rotta, basti ricordarsi dello “zero-virgola” immatricolazioni delle auto nel primo lockdown. Analogo discorso può essere riscontrato nell’ambito della ristorazione e delle imprese turistiche che non sono riuscite a sostenere i costi del mantenimento della propria azienda, per mancanza di guadagno dovuto ad una clientela ridotta.

 

Tras el nuevo Dpcm para la contención de la emergencia Covid-19 firmado por el presidente Conte el 13 de octubre de 2020, seguimos hablando de posibles restricciones, como toques de queda, cierres anticipados de clubes y restaurantes y reanudación del aprendizaje a distancia. Hay que aceptar que el mundo ha cambiado y las consecuencias que ya conocemos serán irreversibles. Pero, ¿cuáles serán estas consecuencias? Ya se ha trazado el camino hacia nuestro futuro próximo, un camino bien arraigado en el viaje de Italia (y del mundo). Actividades como el smartworking es evidente que serán la nueva e inevitable normalidad, gran parte de las actividades que realizan los ordenadores en la oficina pueden ser gestionadas y realizadas de forma remota por operadores privados y estatales, todo ello supondrá un gran ahorro para la administración pública y para empresas, en términos de tiempo y dinero. Sin embargo, hay que tener en cuenta el componente más importante del trabajo ágil, la confianza en los operadores. Analizando la crisis que vive el mundo de forma optimista, ya pudimos ver cómo incluso la movilidad y el transporte sufrirán un cambio de ruta exagerado, solo recordemos las matriculaciones de coche de punto cero en el primer encierro. Un argumento similar se puede encontrar en los negocios de restauración y turismo que no han podido asumir los costos de mantener su propia empresa, debido a la falta de ingresos debido a una clientela reducida.

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