Fonte foto: ANSA

In Ecuador, decine di agenti in ostaggio dai detenuti in sei carceri

Si tratta di almeno 57 persone trattenute in sei strutture del Paese

Quito, 1 settembre 2023 – Più di 50 secondini e almeno sette poliziotti sono in ostaggio in diverse prigioni dell’Ecuador. Lo riporta la Bbc. Si tratta di almeno 57 persone trattenute in sei strutture del Paese, riferisce l’agenzia Europa Press secondo cui le autorità hanno confermato di non aver ancora ripreso il controllo del carcere di Turi, nel sud della città di Cuenca, dove mercoledì è scoppiata una rivolta. Notizie che arrivano all’indomani di quella di due autobomba esplose a Quito.

Nel mirino, in entrambi i casi, il Servizio Nazionale di Attenzione Integrale a Persone Adulte Private della Libertà e ad Adolescenti Trasgressori (Snai). Non ci sono state vittime. Sei persone sono state arrestate. Secondo le autorità almeno uno degli incidenti potrebbe essere una rappresaglia in risposta a perquisizioni scattate in una delle più grandi prigioni del Paese. “Siamo preoccupati per la sicurezza dei nostri agenti”, ha detto il ministro dell’Interno, Juan Zapata, assicurando che le autorità stanno intervendo, ma senza entrare nei dettagli.

Ore prima a Quito una bomba aveva preso di mira un edificio in passato usato dallo Snai, che conferma “una serie di interventi per riportare l’ordine nel sistema carcerario”. La seconda esplosione ha colpito il quartier generale dell’Agenzia. Nella notte in città sono state usate bombe a mano, ha denunciato il sindaco di Quito, Pabel Munoz.

L’Ecuador, dove il 9 agosto a Quito è stato assassinato il candidato alla presidenza Fernando Villavicencio, fa i conti con livelli crescenti di violenza. Dito puntato contro le bande dedite al traffico di droga. In un Paese con carceri affollate e risorse insufficienti, negli ultimi anni centinaia di detenuti sono stati uccisi in sanguinosi scontri all’interno dei penitenziari.
Mercoledì centinaia di poliziotti e militari hanno partecipato a un’operazione alla ricerca di armi ed esplosivi all’interno del carcere di Cotopaxi, nella città di Latacunga. “Le misure che abbiamo adottato, soprattutto per il sistema carcerario, hanno suscitato reazioni violente da parte delle organizzazioni criminali che vogliono intimidire lo Stato”, ha detto il presidente uscente, Guillermo Lasso. “Ma siamo determinati – ha assicurato – E non arretreremo”. La promessa è di “arrestare criminali pericolosi, smantellare le bande criminali e pacificare le carceri”.
Lasso si appresta a passare il testimone al successore che uscirà vincitore dal ballottaggio delle elezioni presidenziali, previsto per il 15 ottobre, tra Luisa González di Revolución Ciudadana, vicina all’ex presidente di sinistra Rafael Correa, e Daniel Noboa di Alleanza Democratica Nazionale.
spagna

En Ecuador, decenas de funcionarios tomados como rehenes por presos en seis cárceles

Al menos 57 personas se encuentran detenidas en seis centros del país

Quito, 1 de septiembre de 2023.- Más de 50 guardias y al menos siete policías se encuentran secuestrados en varias cárceles de Ecuador. La BBC lo informa. Al menos 57 personas se encuentran recluidas en seis centros del país, informa la agencia Europa Press según la cual las autoridades han confirmado que aún no han recuperado el control del penal de Turi, en el sur de la ciudad de Cuenca, donde se produjo un motín. Estalló el miércoles. Noticia que llega tras la explosión de dos coches bomba en Quito.

En ambos casos, el Servicio Nacional de Atención Integral a Personas Adultas Privadas de su Libertad y Adolescentes Infractores (Snai) está en la mira. No hubo víctimas. Seis personas han sido detenidas. Según las autoridades, al menos uno de los incidentes podría ser una represalia a los registros realizados en una de las prisiones más grandes del país. “Estamos preocupados por la seguridad de nuestros agentes”, dijo el ministro del Interior, Juan Zapata, asegurando que las autoridades están interviniendo, pero sin entrar en detalles.

Horas antes, en Quito, una bomba había tenido como objetivo un edificio antiguamente utilizado por el Snai, lo que confirma “una serie de intervenciones para restablecer el orden en el sistema penitenciario”. La segunda explosión tuvo lugar en la sede de la agencia. Durante la noche se utilizaron granadas de mano en la ciudad, denunció el alcalde de Quito, Pabel Muñoz.

Ecuador, donde el candidato presidencial Fernando Villavicencio fue asesinado el 9 de agosto en Quito, enfrenta niveles crecientes de violencia. Señalando con el dedo a las bandas de narcotraficantes. En un país con prisiones superpobladas y recursos insuficientes, cientos de reclusos han muerto en sangrientos enfrentamientos carcelarios en los últimos años.
El miércoles, cientos de policías y militares participaron en un operativo de búsqueda de armas y explosivos dentro del penal de Cotopaxi, en la ciudad de Latacunga. “Las medidas que hemos tomado, especialmente para el sistema penitenciario, han suscitado reacciones violentas de organizaciones criminales que quieren intimidar al Estado”, afirmó el presidente saliente, Guillermo Lasso. “Pero estamos decididos – aseguró – y no daremos marcha atrás”. La promesa es “arrestar a criminales peligrosos, desmantelar las bandas criminales y pacificar las cárceles”.
Lasso se prepara para pasar el testigo a su sucesor que saldrá victorioso de la segunda vuelta de las elecciones presidenciales, prevista para el 15 de octubre, entre Luisa González de Revolución Ciudadana, cercana al expresidente izquierdista Rafael Correa, y Daniel Noboa de la Alianza Democrática Nacional. .

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