Cuba base per spionaggio Cina

La smentita del viceministro degli Esteri cubano Carlos Fernández de Cossío

L’Avana, 8 giugno 2023 – Cuba ha definito come «informazione del tutto mendace e infondata» l’articolo pubblicato dal quotidiano statunitense The Wall Street Journal su un presunto suo accordo con la Cina, in materia militare, per l’installazione di una base di spionaggio potenzialmente rivolta contro gli Stati Uniti.

In un comunicato, il viceministro degli Esteri cubano Carlos Fernández de Cossío ha sottolineato che si tratta di «bugie promosse con il perfido intento di giustificare l’intensificarsi senza precedenti del blocco economico di Washington contro la nazione caraibica e le continue campagne di destabilizzazione». Si tratta, ha ancora osservato il responsabile governativo, di ingannare l’opinione pubblica negli Usa e nel mondo, aggiungendo che si tratta spesso di calunnie fabbricate da funzionari statunitensi, «apparentemente a conoscenza di informazioni di intelligence». In passato, ha poi detto, si sono avuti vari episodi di questo genere, come «i presunti attacchi acustici contro il personale diplomatico statunitense all’Avana, la menzogna sull’inesistente presenza militare cubana in Venezuela e la bugia sull’esistenza immaginaria di laboratori di armi biologiche».

«Indipendentemente dai diritti sovrani di Cuba in materia di difesa – ha sottolineato De Cossío – il nostro Paese è parte della Dichiarazione dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace, firmata all’Avana nel gennaio 2014. In virtù di essa, rifiutiamo qualsiasi presenza militare straniera in Latino America e Caraibi». In conformità con questi principi, ha concluso il viceministro, Cuba «ripudia anche le numerose basi militari e truppe statunitensi nella regione, in particolare quella che attualmente occupa illegalmente una parte del territorio cubano nella provincia di Guantánamo».

Il Wall Street Journal

Che Cina e Cuba avessero raggiunto un accordo segreto per  stabilire una struttura di intercettazione elettronica sull’isola caraibica per monitorare da vicino gli Stati Uniti lo ha reso noto il Wall Street Journal che ha sentito funzionari che hanno accesso a documenti di intelligence riservati. La struttura di intercettazione, a circa 160 chilometri dalla Florida, consentirebbe ai servizi segreti cinesi di raccogliere comunicazioni in tutto il sud-est degli Stati Uniti, dove si trovano molte basi militari, e tenere sotto controllo il traffico navale statunitense.

La Cina avrebbe accettato di pagare diversi miliardi di dollari a Cuba, a corto di liquidi, per consentirle la costruzione della base. Secondo le informazioni del Journal, i due paesi hanno raggiunto un accordo di principio. I funzionari statunitensi hanno descritto come convincenti le informazioni sul previsto sito di Cuba, di cui ancora però non si conosce l’esatta localizzazione.

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