Cile, la Banca Centrale comunica che cresce il Pil grazie alle misure per contenere il Covid

La Banca centrale del Cile ha riferito che nel primo trimestre 2020 il Pil cileno ha registrato una crescita dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, sottolineando che «questo risultato è stato influenzato dalle misure – decretate dall’autorità sanitaria o prese volontariamente dalla popolazione – per contenere il contagio di covid-19 a partire da marzo». Lo riporta il sito d’informazione Emol. Il Paese registra 46.059 casi confermati di coronavirus con 478 morti. La Banca centrale ha sottolineato che queste misure «hanno avuto un impatto significativo sulle attività di istruzione, commercio, trasporti, ristoranti e alberghi». Grazie alla crescita registrata nel primo trimestre, l’economia cilena, colpita nell’ultimo trimestre del 2019 dalla crisi delle proteste sociali, ha potuto evitare di cadere in una recessione tecnica (due trimestri consecutivi negativi). Tra ottobre e dicembre, il Pil aveva registrato una contrazione del 2,1%. «Le principali attività che hanno contribuito al risultato sono state quelle minerarie, i servizi finanziari e l’edilizia. Questo risultato è stato parzialmente compensato dalle attività colpite dall’emergenza sanitaria», ha riferito la Banca centrale. In particolare, per il secondo trimestre consecutivo, l’attività commerciale ha registrato una contrazione, scendendo dell’1,7% nel primo trimestre 2020. Secondo l’ente, la performance del settore è stata principalmente influenzata dal forte calo di marzo associato alla crisi sanitaria del coronavirus.

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