Torino, sgominata la banda della monetina. In manette tre peruviani

Usavano sei badanti denunciate e piede libero,per nascondere la refurtiva

Carabinieri Torino
Il blitz dei carabinieri nella case dove veniva nascosta la refurtiva

Torino 24 gennaio 2021 – I carabinieri del Comando provinciale di Torino hanno sgominato la «banda della monetina»: tre persone sono state arrestate, e altre sei denunciate, perché sospettate di aver messo a segno furti col trucco delle monete lanciate a terra per distrarre la vittima – quasi sempre donne sole o anziane – e rubarne la borsa lasciata incustodita sul sedile dell’auto. In manette, con l’accusa di furto aggravato in concorso, sono finiti tre cittadini peruviani di 25, 30 e 36 anni.

I carabinieri hanno eseguito sei perquisizioni e sequestrato 90mila euro in contanti e 500 dollari americani, oltre a documentazione riconducibile a transazioni fraudolente in direzione del continente sudamericano. Tra la merce sequestrata, del valore complessivo di oltre 300mila euro, ci sono 690 capi d’abbigliamento, in parte ancora dotati di etichetta e sistema anti taccheggio installato, 65 borse, 39 paia di occhiali, 31 profumi, 19 smartphone, 18 monili in oro, 16 portafogli e 13 orologi.

carabinieri Torino
I controlli dei militari dell’Arma che hanno portato all’arresto di 3 peruviani a alla denuncia a piede libero di 6 badanti

Il trucco è stato visto dai carabinieri di Susa che hanno fermato la banda. I militari  avevano seguito gli spostamenti di un’auto già avvistata in altri luoghi che erano stati teatro di furti ai danni di donne sole e anziane. Dopo aver appurato che a bordo della vettura si trovavano dei sudamericani corrispondenti alle descrizioni fornite dalle vittime, li hanno seguiti e colti in flagranza nel parcheggio della “Coop” di Piossasco. I carabinieri hanno anche individuato la base logistica dentro cui il gruppo nascondeva una piccola parte della refurtiva (occhiali, borse, tablet, cellulari) dal valore stimato superiore ai 25.000 euro.

Con i bancomat rubati alle vittime prelevavano denaro contante, che poi veniva reinvestito in proprietà in Perù, o acquistavamo beni di lusso. I carabinieri hanno anche individuato una rete di badanti anche loro peruviane, con il ruolo di ricettatori e custodi che nascondevano la merce rubata a casa dei loro assistiti. Anziani insospettabili e ignari di tutto.

spagna

Turín, la banda de la moneda vencida. Tres peruanos terminaron esposados

Utilizaron a tres cuidadores peruanos para ocultar los bienes robados

Turín, 24 de enero de 2021 – Los carabineros del Comando Provincial de Turín vencieron a la “banda de la moneda”: tres personas fueron arrestadas y otras seis denunciadas, porque eran sospechosas de robar monedas con el truco de las monedas arrojadas al suelo para distraer a los víctima – casi siempre mujeres solteras o ancianas – y robar la bolsa que quedó desatendida en el asiento del automóvil.

Tres ciudadanos peruanos de 25, 30 y 36 años terminaron esposados ​​por el delito de hurto agravado en competencia. Los carabineros realizaron seis allanamientos y decomisaron 90 mil euros en efectivo y 500 dólares estadounidenses, así como documentación imputable a transacciones fraudulentas con dirección al continente sudamericano. Entre los bienes incautados, con un valor total de más de 300 mil euros, hay 690 prendas de vestir, en parte aún con etiqueta y sistema antirrobo instalado, 65 bolsos, 39 gafas, 31 perfumes, 19 smartphones, 18 joyas de oro, 16 carteras y 13 relojes.

El truco fue visto por los carabineros de Susa que detuvieron a la banda. Los militares habían seguido los movimientos de un automóvil ya avistado en otros lugares que había sido escenario de robos contra mujeres solteras y ancianas. Los militares, luego de haber constatado que a bordo del auto según las descripciones brindadas por las víctimas viajaban sudamericanos, los siguieron y los sorprendieron infraganti en el estacionamiento de la “Coop” de Piossasco. Los policías también identificaron la base logística en la que el grupo escondió una pequeña parte de los bienes sustraídos (gafas, bolsos, tabletas, móviles) con un valor estimado de más de 25.000 euros.

Con los cajeros automáticos robados, las víctimas retiraban efectivo, que luego reinvertían en propiedades en Perú, o comprábamos artículos de lujo. Los carabineros también identificaron una red de cuidadores peruanos, con el rol de cercados y custodios que escondían los bienes sustraídos de las casas de sus asistentes. Ancianos insospechados e inconscientes de todo.

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