Spagna: almeno 13 morti nell’incendio di una discoteca a Murcia

Le autorità di Murcia confermano che le cinque persone rimaste disperse sono state ritrovate

Murcia, 2 ottobre 2023- Almeno tredici persone sono morte e ventiquattro sono rimaste ferite nell’incendio scoppiato intorno alle sei del mattino di ieri, domenica 1 ottobre 2023, presso la discoteca Fonda Milagros, a Murcia, in Spagna; un incendio che si è esteso ad altri due locali della zona ricreativa di Las Atalayas.

Tre squadre dei vigili del fuoco, assistite da agenti della polizia locale e nazionale, sono state impegnate tra le macerie del ristorante Fonda Milagros de Atalayas, da dove è partito il rogio, e di altri due locali: il Teatre e il Golden. 

La causa del disastro non è stata ancora accertata ma tutto lascia pensare a un cortocircuito: già nel 2009 uno dei due locali travolti dalle fiamme, il Teatre, venne evacuato dopo che alcuni cavi elettrici della facciata avevano preso fuoco.

Dalle prime ricostruzioni non ufficiali pare che le fiamme siano partite ancora una volta da questa discoteca per poi avvolgere il locale accanto, la Fonda Milagros, dove sono stati trovati la stragrande maggioranza dei corpi senza vita. Ovviamente è ancora troppo presto per stabilire eventuali responsabilità penali e sapere se le discoteche fossero o meno in regola rispetto alla legge spagnola molto severa sulle normative anti incendi. Pare che nel primo locale tutti siano riusciti a uscire e salvarsi in tempo. Invece nella Fonda Milagros il fuoco è arrivato all’improvviso. Le fiamme avrebbero raggiunto rapidamente il tetto che è crollato sul primo piano del locale, dove i clienti presenti non hanno avuto scampo.

I cinque dispersi durante l’incendio sono stati trovati vivi 

Il Delegato del Governo della Regione di Murcia, Francisco Jiménez, ha comunicato sul canale 24 ore di RTVE che sono state localizzate le cinque persone scomparse dalla tragedia. La quinta apparizione conferma che non ci sono più scomparsi.

Le operazioni di riconoscimento dei cadaveri

La Polizia di Stato ha riferito che solo tre dei tredici deceduti sono stati pienamente identificati “attraverso sistemi di identificazione delle impronte digitali”, in attesa che il dubbio delle altre dieci persone venga definitivamente sciolto. “Il sistema di abbinamento dei campioni di DNA è un sistema che richiede tempo, ma non rinunceremo ai nostri sforzi per realizzarlo il prima possibile”, ha confermato un membro delle forze di polizia al canale 24 ore.

L’ultimo messaggio di una ragazza alla madre

Il padre di una ragazza che risulta ancora scomparsa, secondo quanto riportato dall’Ansa, ha diffuso il drammatico messaggio vocale inviato dalla figlia nel momento in cui è scoppiato l’incendio che ha sventrato il complesso .

“Ti amo mamma, sto morendo”, dice la ragazza mentre in sottofondo si sentono urla e gente che chiede di accendere la luce. Secondo quanto raccontato da diversi sopravvissuti, la corrente era infatti andata via mentre si avvicinavano le fiamme. Il video del padre, in lacrime, è stato ripreso da tutti i media spagnoli.

La tragedia ha sconvolto tutto il Paese. Il premier Pedro Sanchez sui social ha espresso il suo cordoglio alle vittime e alle loro famiglie, mentre la città e la Regione di Murcia hanno dichiarato tre giorni di lutto.

L’incendio di Murcia è il più sanguinoso registrato in Spagna in un’area di festa dopo la tragedia del 1990 nella discoteca “Flying” di Saragozza, dove morirono 43 persone.

La più grande tragedia in una discoteca spagnola ebbe luogo a Madrid il 17 dicembre 1983, quando un incendio scoppiato dietro il sipario della discoteca “Alcalá 20” uccise 81 persone, la maggior parte dei quali giovani.

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