Sciopero treni, metro e bus

Venerdì nero per i trasporti ferroviari e per il tpl (trasporto pubblico locale)

Milano, 9 novembre 2022 – Si annunciano disagi per domani, venerdì 11 novembre, per i passeggeri delle linee ferroviarie che fanno capo a Ferrovie Nord a seguito dello sciopero proclamato dalle ore 9 alle ore 13 del personale del gestore dell’infrastruttura, con possibili cancellazioni e variazioni su alcune linee.

Potranno essere interessati i treni delle linee che circolano esclusivamente su rete, Ferrovie Nord cioè i collegamenti regionali e suburbani che raggiungono Milano Bovisa e Milano Cadorna – da e per Saronno (S3), Canzo/Asso, Novara Nord, Como Lago, Varese/Laveno, Camnago L. (S4) – e la linea Brescia-Iseo-Edolo.

Interessate anche le corse in circolazione sulle linee ‘miste’ che transitano sulle reti di Ferrovie Nord ed Rfi sul Passante ferroviario, e la Saronno-Seregno-Albairate cioè i collegamenti S1 Saronno-Milano Passante-Lodi, S2 Mariano Comense/Seveso-Milano Rogoredo, S9 Saronno-Seregno-Albairate, S13 Milano Bovisa-Pavia.

Coinvolti anche i servizi aeroportuali Malpensa Express da Milano Cadorna e Milano Centrale e da Bellinzona. Per garantire il collegamento con l’Aeroporto di Malpensa saranno previsti autobus sostitutivi, senza fermate intermedie, per eventuali corse non effettuate tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto e tra Busto FS e Malpensa Aeroporto T1.

Sulle linee su rete Ferrovie Nord saranno effettuati fino a fine corsa i treni con partenza dalla stazione di origine entro le ore 9, indipendentemente dall’orario di arrivo alla destinazione finale. Sulle linee “miste”, i treni che hanno origine su rete RFI circoleranno fine a fine corsa se partono entro le ore 9 dalle stazioni di cambio rete – Milano Bovisa e Seregno.

Tram, bus e metro

Atm rende noto che venerdì 11 novembre la sigla sindacale USB Lavoro Privato ha proclamato uno sciopero del trasporto pubblico a livello nazionale. Il servizio di metropolitane, tram, bus e filobus potrebbe risentire dello sciopero tra le 8:45 e le 12:45. I mezzi sono garantiti per tutto il resto della giornata. 

Una mobilitazione che vuole rafforzare, a partire dai luoghi di lavoro, la scadenza dello sciopero generale proclamato da tutto il sindacalismo di base per il 2 dicembre evidenziando la centralità dei trasporti pubblici e del ruolo degli autoferrotranvieri, «principali vittime della mattanza delle privatizzazioni selvagge, dei continui ricorsi ad appalti, subappalti e subaffidamenti che alimentano sfruttamento e precarizzazione, del susseguirsi di rinnovi contrattuali ‘farsà e di aumenti salariali irrisori in cambio della crescente svendita dei diritti» si legge in una nota.

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