Pescara: spara al cuoco per la lentezza del servizio. Arrestato un 29enne

Restano molto gravi le condizioni della vittima, Yelfri Guzman, 23enne di origine dominicana sottoposto a due interventi chirurgici

Pescara, 11 aprile 2022 – E’ stato operato due volte per l’estrazione dei proiettili Yelfri Guzman il giovane cuoco, di 23 anni, di origini dominicane, che ieri è stato raggiunto da diversi colpi di pistola mentre a Pescara era al lavoro nel ristorante “Casa Rustì” in piazza Salotto.  A sparare è stato Federico Pecorale 29 anni, poi catturato dalla polizia nelle Marche. Ha fatto fuoco sul ragazzo perché avrebbe atteso troppo, dopo aver già mangiato, un’altra porzione di arrosticini. L’aggressore gli ha sparato a ripetizione almeno 5 colpi di pistola e ha continuato anche quando, colpito, il giovane era già a terra sul pavimento del locale, dietro al bancone. La scena è avvenuta sotto gli occhi di una collega anche lei dietro il bancone del bar. La vittima, che versa in gravi condizioni, è stata sottoposta a doppio intervento chirurgico, al torace e alla schiena, ed è ricoverata in prognosi riservata nella Rianimazione dell’ospedale di Pescara.

Chi è Pecorale,  accusato di tentato omicidio

Federico Pecorale 29 anni, originario di Montesilvano (Pescara) e residente in Svizzera tornava spesso in Abruzzo. Dopo aver pranzato nel locale, ha chiesto altri arrosticini e dopo un po’, sostenendo di aver aspettato troppo, ha estratto una pistola e ha cominciato a sparare contro il giovane cuoco. L’aggressore è quindi fuggito. Pecorale, accusato di tentato omicidio, sprovvisto di porto d’armi, è attualmente rinchiuso in carcere a Pesaro. “L’impressione che hanno avuto gli uomini della Stradale prima e della Mobile poi – ha spiega il questore di Pescara, Luigi Liguori – è che Pecorale non avesse l’esatta percezione di ciò che era accaduto, ossia dell’esatto disvalore sociale che aveva arrecato. Non sembrava aver compreso quanto è grave quello che ha compiuto”. Pecorale, al momento della cattura, avvenuta nella massima sicurezza, si sarebbe mostrato quasi “sorpreso” di vedere tutte quelle divise attorno a lui.

L’arresto

Braccato dalla polizia, Pecorale si è prima rifugiato da alcuni parenti e poi, a bordo di un taxi, si è diretto sull’autostrada Adriatica, in direzione Nord. Grazie alla complessa attività di ricerca coordinata dalla Questura di Pescara con l’interessamento delle Questure di Fermo, Ancona e Pesaro, nonché dei Compartimenti di Polizia Stradale dell’Abruzzo e delle Marche, il 29enne è stato bloccato sulla A14 all’interno dell’area di servizio Metauro, in provincia di Pesaro e Urbino. Gli agenti hanno operato secondo procedure investigative finalizzate all’intervento in sicurezza per salvaguardare l’incolumità del conducente del taxi e degli avventori presenti nell’area di servizio. Gli investigatori di Pescara, infatti, hanno rintracciato telefonicamente il tassista e mantenuto il contatto al fine di intervenire in sicurezza, evitando che lo stesso venisse preso come ostaggio. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Stradale, che, supportati poi dagli agenti della Squadra Mobile, a seguito di perquisizione, hanno trovato e sequestrato una pistola semiautomatica.

Il tassista sarà premiato alla festa della Polizia

La polstrada aveva contattato telefonicamente il tassista avvisandolo che il passeggero che aveva a bordo poteva essere armato e pericoloso. Il tassista si è accordato con gli agenti facendo una sosta in area di servizio dove è scattato il blitz. Per questo riceverà un riconoscimento in occasione delle celebrazioni per la Festa della Polizia. Il tassista, infatti, è uno dei protagonisti del delicato intervento della Polizia che ha portato alla cattura dell’uomo.

La mamma e la fidanzata di Yelfri Guzman la giovane vittima di un folle armato
La mamma e la vittima di Yelfri Guzman non smettono di piangere e pregare. le condizioni di Yelfri sono ancora molto gravi ma stazionarie. “Perchè accadono queste cose? ha detto la madre intervistata da Rai 1 – ora deve pagare per quello che ha fatto a mio figlio”. Yelfri Guzman è un ragazzo conosciuto da tutti e stimato che oltre a lavorare al ristorante aveva la passione per la boxe. ”

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Pescara: dispara al cocinero por la lentitud del servicio. Detienen a un joven de 29 años

Se mantiene muy grave el estado de la víctima, Yelfri Guzmán, de 23 años de origen dominicano, quien fue sometido a dos cirugías

Pescara, 11 de abril de 2022.- Yelfri Guzmán, el joven cocinero de 23 años, de origen dominicano, fue intervenido en dos ocasiones para la extracción de balas, quien ayer recibió varios disparos mientras en Pescara se encontraba trabajando en el restaurante “Casa Rustì” en Piazza Salotto. Federico Pecorale, de 29 años, disparó y luego fue capturado por la policía en la región de Marche. Le disparó al joven porque habría esperado demasiado, después de haber comido, por otra porción de kebabs. El atacante disparó repetidamente al menos 5 tiros y continuó aún cuando, impactado, el joven ya estaba en el piso de la habitación, detrás del mostrador. La escena tuvo lugar bajo la mirada de un colega que también estaba detrás de la barra del bar. La víctima, que se encuentra en estado grave, fue sometida a doble cirugía, en el tórax y la espalda, y se encuentra internada con pronóstico reservado en el hospital de Reanimación de Pescara.

Quién es Pecorale, acusado de tentativa de homicidio

Federico Pecorale 29 años, originario de Montesilvano (Pescara) y residente en Suiza, regresaba a menudo a Abruzzo. Después de almorzar en el restaurante, pidió más kebabs y después de un rato, alegando que había esperado demasiado, sacó un arma y comenzó a dispararle al joven cocinero. El atacante luego se dio a la fuga. Pecorale, acusado de intento de asesinato, sin permiso de armas, se encuentra actualmente encarcelado en Pesaro. “La impresión que tuvieron los hombres del Stradale primero y luego del Mobile – explicó el comisario de Pescara, Luigi Liguori – es que Pecorale no tenía la percepción exacta de lo que había sucedido, ese es el desvalor social exacto que tenía. no parecía haber entendido lo grave que es lo que hizo”. Pecorale, en el momento de su captura, que se produjo con la máxima seguridad, se habría quedado casi “sorprendido” al ver todos esos uniformados a su alrededor.

El arresto

Perseguido por la policía, Pecorale primero se refugió con algunos familiares y luego, a bordo de un taxi, se dirigió hacia el norte por la autopista del Adriático. Gracias a la compleja actividad de investigación coordinada por la Jefatura de Policía de Pescara con la participación de las Jefaturas de Policía de Fermo, Ancona y Pesaro, así como los Departamentos de Policía de Tránsito de Abruzzo y Marche, el joven de 29 años fue bloqueado en la A14 dentro de la servicio de la zona de Metauro, en la provincia de Pesaro y Urbino. Los agentes operaron de acuerdo con los procedimientos de investigación destinados a la intervención de seguridad para salvaguardar la seguridad del taxista y los clientes presentes en el área de servicio. Los investigadores de Pescara, de hecho, localizaron telefónicamente al taxista y mantuvieron contacto con el fin de intervenir con seguridad, evitando que fuera tomado como rehén. En el lugar intervinieron agentes de la Policía de Tránsito, quienes, apoyados posteriormente por agentes de la Brigada Voladora, tras un allanamiento, encontraron y decomisaron una pistola semiautomática.

El taxista será premiado en la fiesta de la Policía

La policía se había puesto en contacto por teléfono con el taxista y le advirtió que el pasajero a bordo podría estar armado y ser peligroso. El taxista llegó a un acuerdo con los agentes haciendo una parada en la zona de servicio donde se desencadenó el allanamiento. Por ello recibirá un reconocimiento con motivo de los festejos por el Día de la Policía. El taxista, de hecho, es uno de los protagonistas de la delicada intervención policial que condujo a la captura del hombre.

La madre y novia de Yelfri Guzmán, la joven víctima de un loco armado

La mamá y víctima de Yelfri Guzmán no para de llorar y rezar. Las condiciones de Yelfri siguen siendo muy graves pero estacionarias. “¿Por qué pasan estas cosas? Dijo la madre entrevistada por Rai 1 – ahora el tiene que pagar por lo que le hizo a mi hijo”. Yelfri Guzmán es un tipo muy conocido y respetado que, además de trabajar en el restaurante, tenía la pasión por el boxeo.”

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