Perú: La Oroya tra i luoghi più inquinati al mondo

La sentenza della Corte interamericana dei diritti umani 
Quito, 23 marzo 2024 – La Corte interamericana dei diritti umani ha condannato il Perù per la contaminazione di un complesso metallurgico situato nella città di La Oroya, che nel 2006 venne catalogato come uno dei luoghi più inquinati del pianeta.
La sentenza ha ritenuto lo Stato peruviano responsabile della violazione di numerosi diritti, quali quello ad un ambiente sano, alla salute, all’integrità personale, ad una vita dignitosa, all’accesso all’informazione, alla partecipazione politica, alle garanzie e alla tutela giudiziarie, all’infanzia e alla vita.
Il tribunale sovranazionale con sede in Ecuador ha inoltre condannato il Perù per non aver indagato sulle molestie subite dai difensori dell’ambiente e sulle denunce da questi presentate al pubblico ministero.
L’attività del Complesso metallurgico La Oroya «ha avuto un impatto sulla qualità del suolo, dell’acqua e dell’aria», che ha innescato conseguenze sullo stile di vita della comunità residente, ha spiegato la Corte.
In relazione ai minori colpiti dalla contaminazione metallurgica, i giudici hanno concluso che «è possibile» dedurre che lo Stato peruviano ne fosse a conoscenza sin dal 1981. 
spagna
Perú: La Oroya entre los lugares más contaminados del mundo

El fallo de la Corte Interamericana de Derechos Humanos

Quito, 23 de marzo de 2024.- La Corte Interamericana de Derechos Humanos condenó al Perú por la contaminación de un complejo metalúrgico ubicado en la ciudad de La Oroya, que en 2006 fue catalogado como uno de los lugares más contaminados del planeta.
El fallo responsabilizó al Estado peruano por la violación de numerosos derechos, como el derecho a un ambiente sano, a la salud, a la integridad personal, a una vida digna, al acceso a la información, a la participación política, a las garantías y protección judicial, a la niñez y a la vida.
El tribunal supranacional con sede en Ecuador también condenó a Perú por no investigar el acoso sufrido por defensores ambientales y las denuncias que presentaron ante el Ministerio Público.
La actividad del Complejo Metalúrgico La Oroya “tuvo un impacto en la calidad del suelo, el agua y el aire”, lo que desencadenó consecuencias en el estilo de vida de la comunidad residente, explicó el Tribunal.
En relación a los menores afectados por la contaminación metalúrgica, los jueces concluyeron que “es posible” deducir que el Estado peruano tenía conocimiento de ella desde 1981.

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