La strage dei giornalisti in Messico continua: 4 morti da inizio anno

italia

di Anna Del Freo

(Comitato direttivo del sindacato europeo dei giornalisti e segreteria della Fnsi)

 

Milano, 02 febbraio 2022 – Dopo l’assassinio della cronista Lourdes Maldonado Lopez, che risale ad alcuni giorni fa, il primo febbraio è stato assassinato il reporter del sito web Monitor, Roberto Toledo, nella città di Michoacàn. Secondo la Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) con questo ennesimo crimine , il primo mese del 2022 ha fatto registrare un giornalista assassinato alla settimana.

Prima di lui è stata uccisa la Maldonado, a Tijuana e nella stessa città, il 17 gennaio, Margherita Martinez, mentre la prima settiman di gennaio aveva perso la vita il cronista José Luis Gamboa Arenas nello stato di Veracruz. Secondo l’organizzazione messicana per la libertà di stampa “ articolo 19” , dal Duemila ad oggi in Messico sono stati uccisi almeno 147 giornalisti. Di questi, 28 sono stati ammazzati dall’inizio del Governo di Andres Manuel Lopez Obrador. Insieme ad Afghanistan e Yemen, il paese è tra i luoghi del mondo più pericolosi per i giornalisti .

La strage non risparmia le giornaliste donne, che , anzi, hanno pagato un prezzo molto alla libertà di stampa in Messico e si sono sempre distinte per il loro coraggio. Lourdes Maldonado, attaccata da tre uomini che le hanno sparato mentre era a bordo della sua auto, ne è l’esempio. Era una cronista di esperienza, che aveva lavorato per numerose emittenti, tra cui Primer Sistema de Noticias (PSN) e aveva anche vinto, pochi giorni prima, una causa contro PSN per un licenziamento ingiusto. Copriva notizie di politica generale e locale ed era molto conosciuta per i suoi reportage che non facevano sconti a nessuno. Il suo assassinio ha sollevato molto clamore in Messico e provocato veglie e proteste in numerose città. Sempre secondo articolo 19, il 98% dei delitti commessi nel Pese contro la Stampa, che siano omicidi, sequestri, minacce di qualunque tipo, resta totalmente impunito.

La Federazione internazionale dei giornalisti è da anni allarmata per la situazione in Messico e ancora una volta ha fatto un appello alle autorità per un’indagine immediata sugli omicidi. Chiede anche che venga rispettato il protocollo omologato di indagine nei delitti contro la libertà di espressione. Secondo la Ifj, la situazione drammatica di chi lavora per l’informazione in Messico non può più essere presa alla leggera. Oltre ai crimini contro le persone, c’è una continua violazione del diritto dei cittadini ad essere informati.

Leggi anche: https://www.tgfestival.it/messico-uccisa-la-cronista-lourdes-maldonado/

spagna

Continúa la masacre de periodistas en México

Milano, 02 de febrero de 2022 – Tras el asesinato de la reportera Lourdes Maldonado López, que data de hace unos días, el reportero del sitio web Monitor, Roberto Toledo, fue asesinado el 1 de febrero en la ciudad de Michoacán. Según la Federación Internacional de Periodistas (Ifj), con este último crimen, el primer mes de 2022 registró un periodista asesinado por semana.

Antes que él, Maldonado fue asesinado en Tijuana y en la misma ciudad, el 17 de enero, Margherita Martínez, mientras que la primera semana de enero había perdido la vida el cronista José Luis Gamboa Arenas en el estado de Veracruz.
Según la organización mexicana por la libertad de prensa “Artículo 19”, al menos 147 periodistas han sido asesinados en México desde el año 2000. De estos, 28 han sido asesinados desde el inicio del gobierno de Andrés Manuel López Obrador. Junto con Afganistán y Yemen, el país se encuentra entre los lugares más peligrosos del mundo para los periodistas.

La masacre no perdona a las mujeres periodistas, quienes, por el contrario, han pagado un alto precio por la libertad de prensa en México y siempre se han destacado por su valentía. Lourdes Maldonado, atacada por tres hombres que le dispararon mientras iba en su auto, es un ejemplo. Era una reportera experimentada que había trabajado para numerosas emisoras, entre ellas Primer Sistema de Noticias (PSN) y también había ganado, unos días antes, una demanda contra PSN por despido improcedente. Cubrió noticias políticas generales y locales y era bien conocida por sus reportajes que no descartaban a nadie. Su asesinato causó gran fanfarria en México y provocó vigilias y protestas en numerosas ciudades. También según el artículo 19, el 98% de los delitos cometidos en el país contra la prensa, ya sean asesinatos, secuestros, amenazas de cualquier tipo, quedan en total impunidad.

La Federación Internacional de Periodistas lleva años alarmada por la situación en México y ha vuelto a apelar a las autoridades para una investigación inmediata de los asesinatos. También pide que se respete el protocolo aprobado para la investigación de delitos contra la libertad de expresión. Según la FIP, la difícil situación de quienes trabajan por la información en México ya no puede tomarse a la ligera. Además de los delitos contra las personas, se sigue violando el derecho de los ciudadanos a estar informados.

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