La Russia invade l’Ucraina: prezzo petrolio supera 100 dollari al barile

Procede inarrestabile la corsa del petrolio

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Roma, 24 febbraio 2022 – L’indice del petrolio Brent ha raggiunto i 100 dollari al barile per la prima volta dal 2014 ieri sera, quando le forze russe hanno lanciato un attacco all’Ucraina, aumentando la probabilità di sanzioni internazionali che potrebbero turbare ulteriormente i mercati energetici.

I prezzi del petrolio sono saliti costantemente per più di due mesi quando la minaccia di un’azione militare russa è diventata evidente, facendo salire i prezzi del petrolio di oltre il 40% dai loro minimi di inizio dicembre.

Alle 23:59 di mercoledì, poco più di un’ora dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato una “operazione militare speciale” in Ucraina, il prezzo interno del West Texas Intermediate era in crescita del 4,19% a 96 dollari al barile. Il Brent, che misura l’attività internazionale in Europa, ha raggiunto i 101,25 dollari a mezzanotte, un aumento del 4,5%.

Attualmente procede inarrestabile la corsa del petrolio, che balza di oltre l’8% dopo l’attacco russo in Ucraina. Il contratto future sul Brent ha toccato i 105 dollari a barile, mentre il Wti ha superato la soglia dei 100 dollari a quota 100,10 dollari a barile.

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Rusia invade Ucrania: los precios del petróleo superan los 100 dólares por barril

La fiebre del petróleo sigue imparable

Roma, 24 de febrero de 2022 – El índice del petróleo Brent alcanzó anoche los 100 dólares por barril por primera vez desde 2014, cuando las fuerzas rusas lanzaron un ataque contra Ucrania, aumentando la probabilidad de sanciones internacionales que podrían perturbar aún más los mercados energéticos.

Los precios del petróleo han aumentado constantemente durante más de dos meses a medida que se hizo evidente la amenaza de una acción militar rusa, lo que impulsó los precios del petróleo en más del 40% desde sus mínimos de principios de diciembre.

A las 23:59 horas del miércoles, poco más de una hora después de que el presidente ruso, Vladimir Putin, anunciara una “operación militar especial” en Ucrania, el precio doméstico del West Texas Intermediate subía un 4,19% hasta los 96 dólares anuales por barril. El Brent, que mide la actividad internacional en Europa, alcanzó los 101,25 dólares a medianoche, un 4,5% más.

Actualmente, la fiebre del petróleo sigue imparable, saltando más de un 8% tras el ataque ruso en Ucrania. El contrato de futuros de Brent alcanzó los 105 dólares el barril, mientras que el Wti pasó la marca de los 100 dólares a 100,10 dólares el barril.

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