La missione di Natale in Ucraina

Progetto di Vita porta un sorriso a 1700 bambini orfani o sfollati. Parla il responsabile Rev Andrea Gattuso

Baranzate (Milano), 4 gennaio 2023  – È tornata a casa la carovana di Natale partita per l’Ucraina. I ragazzi di Progetto di Vita hanno incontrato migliaia di bambini e diverse comunità. Un viaggio dove i missionari non solo hanno portato aiuti concreti ma anche momenti di svago.

Tolti gli abiti di “operai della missione“, che per giorni hanno scaricato pacchi, hanno indossato i panni dei
loro mestieri artisti come Pasquale Cesarino, in arte Mago Linus , Gabriele Chiummo e la moglie Sephora, street clown, la vocalist Tabita Scannapieco, Timothy Spadaro con i suoi giochi con le bolle di sapone.

La prima carovana per l’Ucraina era partita il 4 marzo 2022, a pochi giorni dall’inizio del conflitto. L’ultima è partita a Natale perchè l’emergenza in Ucraina cresce giorno dopo giorno al contrario gli aiuti umanitari sono diminuiti col calare dell’attenzione mediatica.

La missione iniziale, quella con Odissea per la Pace, prima carovana ad entrate in territorio di guerra a meno di una settimana dall’inizio del conflitto,  portò a Černivci dieci furgoni e quattro tir pieni di cibo e medicine per il popolo ucraino. L’ultima carovana, quella di Natale, era composta da tre furgoni. Ma  l’associazione Noha e Progetto di Vita andrà avanti fino alla fine del conflitto per non abbandonare intere comunità che sopravvivono grazie agli aiuti provenienti dall’Italia.

Nel mese di dicembre sono stati raccolti  140 kg medicinali,  1700 kg vestiti, 700 kg alimenti. 80 scatoloni pannoloni, 46 scatole pannolini, 4 bici e molto altro materiale. In tutto quattro furgoni diretti in Ucraina e uno diretto al fronte per i soldati impegnati in prima linea. A gestire il magazzino ci sono Mihai e Mire Inta. Noah e Progetto di Vita fanno capo alla Chiesa evangelica di Baranzate.

“C’è bisogno di tutto – spiegano i ragazzi di Progetto di Vita – cho volesse può portare farmaci, generi alimentari e di prima necessità in via Resegone 2”. Per aiutare le missioni in Ucraina è possibile anche donare andando sul sito https://progettodivita.net/missione-ucraina/

“Dal giorno 1° di questa guerra ci siamo attivati per capire come il nostro aiuto avrebbe potuto fare la differenza, anche se piccola, in qualsiasi forma di sostegno per il popolo ucraino si fosse presentata. Ad oggi sono stati fatti numerosi  viaggi missionari per l’Ucraina e con l’anno nuovo ce ne saranno altri”.

Reverendo Andrea Gattuso, responsabile di Progetto di Vita

«Abbiamo giocato e fatto spettacoli, consegnato regali di Natale ai bambini, donato cibo, vestiario e medicine – racconta il reverendo Andrea Gattuso, responsabile di Progetto di Vita –. Niente di tutto questo avrebbe avuto importanza se non avessimo portato anche gioia, spensieratezza, affetto, amore e speranza». Reverendo Gattuso ci racconta l’ultima missione in Ucraina. Sono due anni che fate la spola con l’Ucraina.

Com’è la situazione oggi?

«Non è cambiata, c’è sempre bisogno di beni di prima necessità per il sostentamento della popolazione, per gli orfanotrofi come quello di Mahala, e per i centri per anziani. Dirottiamo gran parte degli aiuti alle popolazioni che vivono nelle zone calde del conflitto».

Quali sono gli obiettivi umanitari raggiunti?

«Abbiamo portato tonnellate di generi alimentari in due anni e abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati andando oltre con l’aiuto anche di altre associazioni. In questo viaggio di Natale abbiamo incontrato 1.700 bambini, molti dei quali orfani o sfollati dalle zone di guerra, consegnando a ognuno di loro un pacco regalo. Poi come credenti abbiamo fatto anche la parte spirituale, quella di portare la Parola».

La situazione bellica nelle ultime settimane è divenuta ancor più incandescente. È più complicato entrare in Ucraina?
«Ci sono code per i controlli, la situazione in questi ultimi giorni è di massima allerta per l’aumento dei bombardamenti. Sono aumentati anche i controlli interni. Siamo stati fermati più volte dalla polizia che cerca disertori». Progetto di vita nel 2024 tornerà in Ucraina? «Faremo almeno altri due viaggi entro aprile. Stiamo raccogliendo generi ma non solo questo. Perché non facciamo viaggi spot ma di condivisione e aiuto anche per piccoli lavoretti, sistemare impianti elettrici o i generatori che abbiamo consegnato nei viaggi precedenti».

spagna

Proyecto de Vida trae una sonrisa a 1700 niños huérfanos o desplazados. Habla el responsable Rev Andrea Gattuso

Baranzate (Milán), 4 de enero de 2023 – La caravana de Navidad partió hacia Ucrania. Los chicos del Proyecto de Vida han conocido a miles de niños y diferentes comunidades. Un viaje donde los misioneros no solo trajeron ayudas concretas sino también momentos de ocio.

Sin la ropa de “obreros de la misión”, que durante días descargaron paquetes, se pusieron los zapatos de sus oficios artistas como Pasquale Cesarino, en arte Mago Linus , Gabriele Chiummo y su esposa Sephora, street clown, la vocalista Tabita Scannapieco, Timothy Spadaro con sus juegos de burbujas.

La primera caravana para Ucrania había partido el 4 de marzo de 2022, a pocos días del inicio del conflicto. La última partió en Navidad porque la emergencia en Ucrania crece día tras día, al contrario las ayudas humanitarias han disminuido con la disminución de la atención mediática.

La misión inicial, la de Odisea por la Paz, primera caravana en entrar en territorio de guerra a menos de una semana del inicio del conflicto, llevó a Chernivci diez furgonetas y cuatro camiones llenos de comida y medicinas para el pueblo ucraniano. La última caravana, la de Navidad, estaba compuesta por tres furgonetas. Pero la asociación Noha y Proyecto de Vida continuará hasta el final del conflicto para no abandonar comunidades enteras que sobreviven gracias a las ayudas provenientes de Italia.

En diciembre se recogieron 140 kg de medicamentos, 1700 kg de ropa y 700 kg de alimentos. 80 cajas de pañales, 46 cajas de pañales, 4 bicicletas y mucho más material. En total, cuatro furgonetas se dirigen a Ucrania y una se dirige al frente para los soldados que están en primera línea. Para gestionar el almacén están Mihai y Mire Inta. Noah y Proyecto de Vida son responsables de la Iglesia evangélica de Baranzate.

“Hay necesidad de todo – explican los chicos de Proyecto de Vida – cho quería puede llevar medicamentos, alimentos y necesidades básicas en la calle Resegone 2”. Para ayudar a las misiones en Ucrania también se puede donar en el sitio web https://project odivita.net/missione-ucrania/

“Desde el primer día de esta guerra, hemos estado trabajando para ver cómo nuestra ayuda podría marcar la diferencia, aunque fuera pequeña, en cualquier forma de apoyo al pueblo ucraniano. Hoy se han hecho numerosos viajes misioneros a Ucrania y con el año nuevo habrá otros”.

Reverendo Andrea Gattuso, responsable de Proyecto de Vida

«Jugamos e hicimos espectáculos, entregamos regalos de Navidad a los niños, donó comida, ropa y medicinas – dice el reverendo Andrea Gattuso, responsable de Proyecto de Vida -. Nada de esto habría tenido importancia si no hubiéramos traído también alegría, despreocupación, afecto, amor y esperanza». Reverendo Gattuso nos cuenta la última misión en Ucrania. Hace dos años que van con Ucrania.

¿Cuál es la situación hoy?

«No ha cambiado, siempre hay necesidad de bienes de primera necesidad para el sustento de la población, para los orfanatos como el de Mahala, y para los centros para ancianos. Desviamos gran parte de la ayuda a las poblaciones que viven en las zonas calientes del conflicto».

¿Cuáles son los objetivos humanitarios alcanzados?

«Hemos traído toneladas de alimentos en dos años y hemos logrado nuestros objetivos yendo más allá con la ayuda de otras asociaciones. En este viaje de Navidad conocimos a 1.700 niños, muchos de ellos huérfanos o desplazados de las zonas de guerra, entregándoles un paquete de regalo. Luego, como creyentes, hicimos también la parte espiritual, la de llevar la Palabra».

La situación bélica en las últimas semanas se ha vuelto aún más candente. ¿Es más complicado entrar en Ucrania?

«Hay colas para los controles, la situación en estos últimos días es de máxima alerta por el aumento de los bombardeos. También han aumentado los controles internos. Hemos sido detenidos varias veces por la policía que busca desertores». Proyecto de vida en 2024 ¿volverá a Ucrania? «Haremos al menos dos viajes más en abril. Estamos recogiendo géneros pero no solo esto. Porque no hacemos viajes spot sino de compartir y ayuda también para pequeños trabajos, arreglar instalaciones eléctricas o los generadores que hemos entregado en los viajes anteriores».

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