L’8 marzo in Latinoamerica

di Claudia Mazzucco

Dalle feste delle lavoratrici a Cuba  alle card per avere lo sconto dall’estetista a Santo Domingo; dalle lezioni contro il femminicidi a Lima alle  marce a Santiago del Chile: qualunque sia il modo, in tutto il Latino America l’8 marzo è donna,  come ci raccontano con loro viva voce alcune di loro. “In tutta Cuba l’8 marzo è una grande festa – racconta  Miriam Dedina Guerra di Camaguey. Le donne si ritrovano ai vari “Centros de trabajo” dell’isola dove per tutto il giorno ci sono attività culturali e artistiche e naturalmente un bel buffet. Ci scambiamo regalini e anche un fiore tipico, il  “principe negro.”

E a proposito di principi, a servire quel giorno…tocca agli uomini!”.  Attento alle nuova generazioni è il Peru. ”Organizziamo lezioni a tema – ci dice Ruth Obregon, insegnante presso la scuola Nuestra Senora Maria de Guadalupe a Lima –  perché imparare il valore della donna da piccole è l’unico modo per contrastare gli abusi da adulte”.

Lezioni a tema, poesie, attività educative anche nelle scuole della Repubblica Dominicana, ma non solo.  “A Santo Domingo – ci racconta Carolina De la Maza De la Moya  –  ci prendiamo un giorno tutto per noi anche grazie agli sconti della card della banca BHD,  dedicata a noi donne”. In onore dell’arte  l’8 Marzo in Argentina – Per noi è un’occasione per ritrovarsi tra amiche – ci rivela Marilù Medina da  Buenos Aires – e andare a vedere mostre ed esibizioni, magari in cui l’artista è una di noi”.

 

Per il Cile che protesta l’8 marzo non farà eccezioni. “Faremo una grande marcia per le strade – annuncia Yvonne Humeres Saù di Santiago del Chile – per affermare il diritto ad un salario pari a quello degli uomini”. Quindi in Cile un 8 marzo da guerriere ma sempre, come diceva Gladys Marìn, politica ed esule cilena “livianas come mariposas y fieras contra la injusticia”.

 

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