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Kataleya: domani sono tre mesi dalla sua scomparsa

Proseguono le indagini per sequestro di persona. Sarà interrogato a Lima il fratello del papà detenuto in carcere 

Firenze, 9 settembre 2023 – Domani saranno passati esattamente tre mesi dal giorno in cui la piccola Kata è stata rapita. mentre tutti noi preghiamo perché sia ancora in vita e che possa presto tornare libera la Procura continua a indagare per sequestro di persona a scopo di estorsione. Ricordiamo che la bambina peruviana di 5 anni è sparita dall’ex hotel Astor, occupato abusivamente, il pomeriggio del 10 giugno, ma finora non risulta sia arrivata alcuna richiesta di riscatto.

Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti – riporta un’Agenzia Ansa  – c’è anche quella di una possibile ritorsione per il racket degli alloggi nell’ex Astor, vicenda che ad agosto ha portato in carcere lo zio materno della piccola, Abel Alvarez Vasquez, ritenuto dal gip tra «i più pericolosi» all’interno dell’ex albergo occupato. Era quello che avrebbe creato «un clima di terrore nelle vittime delle violenze», gli occupanti dell’immobile di via Maragliano.

Gli inquirenti al momento non escludono nemmeno la possibilità che sia stata rapita per errore e portata in Perù. E per questo i pm hanno ora fatto richiesta di rogatoria nel Paese sudamericano. Il nonno materno di Kata nel luglio scorso, in una trasmissione televisiva peruviana, aveva detto che la piccola era stata vista insieme a una coppia su un autobus. Inoltre, al padre della bambina, nei giorni successivi alla scomparsa della piccola, sarebbe arrivata una telefonata dal fratello detenuto in Perù che avrebbe rivelato la confidenza di un altro recluso, il quale assicurava che la piccola era stata sequestrata per errore.

Proprio per verificare questi racconti, il procuratore aggiunto Luca Tescaroli, i pm Christine von Borries e Giuseppe Ledda hanno formalizzato una richiesta di rogatoria in Perù per acquisire le testimonianze di tredici persone tra cui, lo zio paterno di Kata, rinchiuso nel penitenziario di Lima e di un altro detenuto, che nell’aprile 2022 viveva a Firenze. Quest’ultimo fu trovato con 13 chili di marijuana e per lui scattò la denuncia. La polizia perquisì l’appartamento in cui viveva anche con una donna, mamma di una bambina quasi della stessa età di Kata. L’uomo poi fuggì, probabilmente temendo ritorsioni per il mancato pagamento della partita di droga, come accertarono le indagini mentre madre e figlia andarono a vivere nell’ex hotel Astor occupato.

La piccola diventò amica di Kata e con lei giocò anche il giorno della scomparsa: per questo nelle scorse settimane è stata ascoltata più volte in Procura con il sostegno di uno psicologo. L’ipotesi è che Kataleya possa essere stata scambiata per quest’ultima bambina, e che sia stata rapita per una vendetta legata a quella vicenda di droga.

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Kaleya, mañana se cumplen tres meses de su desaparición

La investigación por secuestro continúa.

Florencia, 9 de septiembre de 2023 – Mañana se cumplirán exactamente tres meses desde el día en que secuestraron a la pequeña Kata. mientras todos rezamos para que siga viva y pronto pueda ser liberada, la Fiscalía continúa investigando por secuestro con fines de extorsión. Les recordamos que la niña peruana de 5 años desapareció del antiguo hotel Astor, que fue ocupado ilegalmente, la tarde del 10 de junio, pero hasta el momento no parece haber recibido ninguna solicitud de rescate.

Entre las hipótesis que examinan los investigadores – informa la agencia Ansa – está también la de una posible represalia por el fraude inmobiliario del ex Astor, asunto que en agosto llevó a prisión al tío materno de la pequeña, Abel Álvarez Vásquez. considerado por el juez de instrucción uno de los “más peligrosos” dentro del antiguo hotel ocupado. Esto habría creado “un clima de terror entre las víctimas de la violencia”, los ocupantes del edificio en via Maragliano.

Además, en los días posteriores a la desaparición de la pequeña, el padre de la niña recibió una llamada telefónica de su hermano detenido en Perú que reveló la confianza de otro recluso, quien aseguró que la pequeña había sido secuestrada por error.

Precisamente para comprobar estas historias, el fiscal adjunto Luca Tescaroli, los fiscales Christine von Borries y Giuseppe Ledda formalizaron una solicitud de comisión rogatoria en Perú para adquirir los testimonios de trece personas, entre ellas el tío paterno de Kata, encerrado en el penal de Lima y de otra recluso, que en abril de 2022 vivía en Florencia. A este último le encontraron 13 kilos de marihuana y se le presentaron cargos. La policía registró el apartamento donde también vivía con una mujer, madre de una niña de casi la misma edad que Kata. Luego, el hombre huyó, probablemente temiendo represalias por falta de pago del cargamento de droga, como descubrieron las investigaciones, mientras madre e hija se fueron a vivir al antiguo hotel Astor ocupado

 

 

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