Juan Diego Florez
Juan Diego Florez foto Fb

Juan Diego Flòrez poterà la sua esperienza in giro per il mondo

Il tenore peruviano è anche presidente dell’associazione ‘Sinfonia por el Perù’ dedicata ai giovani, che ha avviato alla musica più di 7.000 bambini

Da un articolo di Federica Acqua dell’agenzia Ansa-

Juan Diego Florez
Juan Diego Florez foto Fb

Pesaro 20 Febbraio 2022 – Il tenore peruviano di fama mondiale Juan Diego Flòrez durante la sua prima uscita pubblica a Pesaro come direttore artistico (dal 2021) del Rossini Opera Festival, che lo lanciò come cantante nel 1996, giovanissimo, nel ruolo di Corradino in ‘Matilde di Shabran’ ha parlato della sua esperienza che vuole portare in giro per il mondo. «Penso che come cantante e insieme direttore artistico avrò più possibilità di arricchire l’offerta del Rof (Rossini Opera Festival), portando al festival la mia esperienza nel mondo della lirica. Del resto – continua – gli esseri umani sono portati a fare tante cose insieme e già adesso presiedo l’Associazione ‘Sinfonia por el Perù’ dedicata ai giovani, che ha avviato alla musica più di 7.000 bambini, strappandoli alla povertà e facendoli esibire in importanti palcoscenici internazionali».

Nato come tenore del repertorio belcantistico e considerato uno dei più grandi cantanti rossiniani, Flòrez, oggi 49enne, interpreta ormai, grazie alla sua versatilità abbinata a uno studio costante, anche ruoli pucciniani e verdiani nei più prestigiosi teatri del mondo. È inoltre Ambasciatore dell’Unesco e Artista Kammersanger. Il prossimo agosto inaugurerà la 43/sima edizione del Rof con ‘Le Comte Ory’, che segnerà, considerano anche gala e concerti, la sua 26/sima partecipazione al festival pesarese. Manifestazione dove è letteralmente di casa: ne ha una sulle colline circostanti, vicino a quella che è stata la villa di Luciano Pavarotti. Sua figlia è nata nell’ospedale di Pesaro.

Secondo Florez «diventare direttore artistico quando si è ancora in piena attività come cantante e non a fine carriera, come accade in molti casi, penso sia un bene, perché ti consente di portare in questo nuovo compito tutti gli stimoli e le competenze che apprendi cantando in tutto il mondo. In particolare puoi avvicinare e lanciare giovani talenti e favorire nuove coproduzioni. Sarà un’avventura bellissima – aggiunge – anche per il prestigio internazionale di cui il festival gode. Spesso infatti sento dire: è un cast e un’orchestra degna del Rof.

Per il festival 2023 – annuncia – c’è già uno schema di massima sul programma e sui titoli, ma molti spazi vanno ancora riempiti. Di sicuro io non vi parteciperò in veste di cantante». «Il festival – conclude il suo presidente e vicesindaco di Pesaro Daniele Vimini – ha portato il mondo al Rof, ma non deve rinunciare ad andare per il mondo con le sue produzioni e coproduzioni: la prossima sarà in Oman con ‘Il signor Bruschinò. L’edizione 2022 sarà quella della svolta perché segnerà il ritorno alla normalità».

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Juan Diego Flòrez llevará su experiencia por el mundo

De un artículo de Federica Acqua de la agencia Ansa

Pesaro, 20 de febrero de 2022 – El tenor peruano de fama mundial Juan Diego Flòrez durante su primera salida pública en Pesaro como director artístico (desde 2021) del Festival de Ópera Rossini, que lo lanzó como cantante en 1996, muy joven, en el papel de Corradino en “Matilde de Shabran” habló sobre su experiencia de que quiere viajar alrededor del mundo.

“Creo que como cantante y director artístico juntos tendré más oportunidades de enriquecer la oferta del Rof (Rossini Opera Festival, trayendo mi experiencia en el mundo de la ópera al festival. Al fin y al cabo -continúa- los seres humanos somos inclinado a hacer muchas cosas juntos y ya ahora presido la asociación ‘Sinfonía por el Perú’ dedicada a los jóvenes, que ha iniciado en la música a más de 7.000 niños, sacándolos de la pobreza y haciéndolos actuar en importantes escenarios internacionales».

Nacido como tenor del repertorio belcantista y considerado uno de los más grandes cantantes rossinianos, Flòrez, que ahora tiene 49 años, interpreta ahora, gracias a su versatilidad combinada con un estudio constante, también papeles de Puccini y Verdi en los teatros más prestigiosos del mundo. También es embajador de la Unesco y artista de Kammersanger. El próximo agosto inaugurará la 43ª edición del Rof con ‘Le Comte Ory’, que supondrá, además de gala y conciertos, su 26ª participación en el festival de Pesaro. Evento donde se siente literalmente como en casa: tiene uno en los cerros aledaños, cerca de lo que alguna vez fue la villa de Luciano Pavarotti. Su hija nació en el hospital de Pesaro.

Según Florez “convertirte en director artístico cuando todavía estás en pleno apogeo como cantante y no al final de tu carrera, como pasa en muchos casos, creo que es algo bueno, porque te permite aportar todos los estímulos y las habilidades”. Sme aprende cantando a esta nueva tarea en todo el mundo. En particular, puedes acercarte y lanzar jóvenes talentos y fomentar nuevas coproducciones. Será una aventura maravillosa -añade- también por el prestigio internacional del que goza el festival. De hecho, escucho a menudo: es un elenco y una orquesta dignos del Rof.

Para el festival de 2023 -anuncia- ya hay un esquema general sobre el programa y los títulos, pero aún quedan muchos espacios por cubrir. Ciertamente no participaré como cantante». «El festival – concluye su presidente y teniente de alcalde de Pesaro Daniele Vimini – ha llevado al mundo al Rof, pero no debe renunciar a dar la vuelta al mundo con sus producciones y coproducciones: la próxima será en Omán con ‘ Sr. Bruschinò. La edición de 2022 será el punto de inflexión porque marcará la vuelta a la normalidad».

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