Il presidio degli ecuatoriani in via Pisani a Milano - foto Max saggese

I NUMERI DEI DODICI GIORNI CHE HANNO FERITO GLI ECUATORIANI

In dodici giorni di  proteste contro il “paquetazo”, le misure di austerità governative, si sono conclusi con un bilancio pesante bilancio: otto morti, 1.340 feriti e 1.192 persone arrestate. I dati sono stati resi noti da Ombusdman (Ufficio Difensore del popolo) a Quito.  L’accordo raggiunto dal governo e dalla Confederazione delle nazionalità indigene dell’Ecuador (Conaie), con l’intermediazione dell’Onu e della chiesa cattolica,  per la cancellazione del decreto 883 che annullava il sussidio al carburante, ha consentito l’interruzione delle proteste, la revoca dello stato di emergenza e del coprifuoco a Quito, e l’apertura di un tavolo di dialogo per provvedimenti consensuali di politica economica. Fondamentale per anche la pressione delle comunità ecuatoriane emigrate che in tutto il Mondo sono scese in piazza per chiedere la fine delle violenze e il ritiro del decreto 883.

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