rientro a scuola

Garante per l’infanzia e l’adolescenza: riaprire le scuole subito anche in zona rossa

Roma, 27 marzo 2021 – L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, e i garanti regionali e delle province autonome chiedono al ministro Patrizio Bianchi il rientro in classe degli studenti anche in caso di zona rossa. Il rientro per i nidi, le scuole dell’infanzia e per la primaria va previsto in tutto il territorio. Nelle zone gialle va assicurata la didattica in presenza anche per tutte le secondarie di primo e secondo grado, ove disponibili o reperibili spazi che consentano il rispetto delle misure di sicurezza. In quelle arancioni e rosse gli studenti delle prime e seconde classi sia delle medie che delle superiori devono poter seguire le lezioni in aula.

“Bisogna poi fare di tutto – aggiunge Carla Garlatti – perchè anche i ragazzi delle terze medie e quelli degli ultimi tre anni delle superiori possano frequentare la scuola in presenza. Ove però ciò non fosse possibile per mancanza di spazi adeguati a garantire la sicurezza, la didattica dovrebbe poter proseguire in forma integrata, vale a dire a rotazione con una parte della classe in presenza e un’altra a distanza”.

Chiesti l’accelerazione della vaccinazione del personale scolastico, ulteriori finanziamenti per pc destinati a studenti in difficoltà e connessioni nelle zone non raggiunte. Necessario pure sollecitare le scuole a favorire la presenza in aula di bambini con disabilità insieme ad altri compagni a sviluppo tipico, per promuovere l’inclusione.

“Sarebbe positivo, e non solo durante la pandemia, pensare le aule non solo come spazi perimetrati da pareti, ma come ogni luogo in cui si possano trasmettere e scambiare saperi e conoscenze, promuovendo lezioni in siti di interesse storico e artistico” sottolinea Garlatti. “Inoltre potrebbero essere organizzati piccoli gruppi di bambini e ragazzi che seguano le lezioni non in casa ma in punti di aggregazione messi a disposizioni dal terzo settore, in particolare nelle periferie e per i minori in povertà economica ed educativa. Per favorire infine il recupero degli apprendimenti e della socialità in estate potrebbero essere organizzate attività all’aperto, anche con il coinvolgimento del servizio civile”. Le proposte indirizzate a Bianchi sono contenute in una lettera dell’Autorità garante condivisa e partecipata dalla Conferenza nazionale di garanzia, costituita dai garanti regionali e delle province autonome. Nel documento si chiedono anche l’adozione di linee guida per la costruzione dei patti educativi di comunità e la valorizzazione del ruolo della famiglia nella Dad attraverso i patti di corresponsabilità educativa.

Garante para la infancia y la adolescencia: reabrir inmediatamente las escuelas incluso en la zona roja

Roma, 27 de marzo de 2021 – La Autoridad Garante de la niñez y la adolescencia, Carla Garlatti, y los garantes regionales y autonómicos provinciales piden al ministro Patrizio Bianchi el regreso de los estudiantes a clases incluso en el caso de la zona roja. El retorno para las guarderías, jardines de infancia y escuelas primarias debe esperarse en todo el territorio. En las áreas amarillas también debe garantizarse la didáctica presencial para todos los centros de educación secundaria de primer y segundo nivel, donde haya espacios disponibles que permitan el cumplimiento de las medidas de seguridad. En las naranjas y rojas, los alumnos de primer y segundo grado sea de secundaria y de la preparatoria deben poder seguir las lecciones en el aula.

“Se necesita hacer de todo – agrega Carla Garlatti – para que incluso los estudiantes de tercer grado y los de los últimos tres años de secundaria puedan asistir a la escuela en presencia. Sin embargo, si esto no es posible por falta de espacio adecuado para garantizar seguridad, la didáctica debe poder continuar de forma integrada, es decir, en rotación con una parte de la clase en presencia y otra a distancia”.

Han sido pedidos la aceleración de la vacunación del personal escolar, fondos adicionales para computadoras para estudiantes en dificultad y conexiones en áreas no alcanzadas. También es necesario instar a las escuelas a fomentar la presencia en el aula de niños con discapacidad junto con otros compañeros de desarrollo típico, para promover la inclusión.

“Sería bueno, y no solo durante la pandemia, pensar en las aulas no solo como espacios rodeados de muros, sino como cualquier lugar donde se puedan transmitir e intercambiar saberes y conocimientos, promoviendo lecciones en sitios de interés histórico y artístico” subraya Garlatti. “Además, se podrían organizar pequeños grupos de niños y jóvenes para seguir las lecciones no en casa sino en puntos de encuentro puestos a disposición por el tercer sector, en particular en los suburbios y para los menores en situación de pobreza económica y educativa. Por último, para favorecer la recuperación del aprendizaje y la socialización en verano, se podrían organizar actividades al aire libre, también con la implicación de la función pública ”. Las propuestas dirigidas a Bianchi están contenidas en una carta de la Autoridad Garante compartida y participada por la Conferencia Nacional de Garantía, integrada por los garantes regionales y autonómicos provinciales. El documento también pide la adopción de pautas para la construcción de pactos educativos comunitarios y la potenciación del rol de la familia en Dad a través de convenios de corresponsabilidad educativa.

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