Equador, Correa condannato non potrà candidarsi. La replica via twitter: ci fanno aumentare l’appoggio popolare

QUITO, 8 settembre 2020 – Il tribunale di Cassazione della Corte nazionale di giustizia (Cnj) ha confermato una condanna ad otto anni di carcere per corruzione per l’ex presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, nell’ambito della causa conosciuta come ‘Sobornos 2012-2016’. Nella sentenza -a quanto riporta l’agenzia Ansa – che riguarda anche altre 15 persone fra cui l’ex vicepresidente Jorge Glas, «il tribunale conferma la bontà dell’impianto giuridico accusatorio. Non è stato violato il diritto alla difesa dei processati, l’applicazione dello strumento giuridico è stato appropriato, e sulla base di questo vengono respinte le istanze di revisione delle sentenze di grado inferiore». A seguito di questo Correa, che vive esule in Belgio, deve rinunciare al suo progetto di presentarsi candidato, in un ticket come vicepresidente, alle elezioni che si terranno in Ecuador nel 2021. Inoltre la sentenza della Cassazione ha confermato anche la perdita della nazionalità ecuadoriana per il periodo della condanna e l’inabilitazione per lui di occupare cariche pubbliche per i prossimi 25 anni.

Il commento di Correa via twitter: «Alla fine ci sono riusciti. In un tempo record ottengono una sentenza “definitiva” per impedirmi di candidarmi».

Immediata la reazione di Correa che, via twitter, ha commentato: «Alla fine ci sono riusciti. In un tempo record ottengono una sentenza “definitiva” per impedirmi di candidarmi. Non capiscono che l’unica cosa che fanno è aumentare l’appoggio popolare. E l’unica cosa a cui veramente ci condannano è a vincere!».

Ecuador, Correa condenado no podrá postularse. La respuesta a través de Twitter: aumentan el apoyo popular para nosotros. QUITO, 8 de septiembre de 2020 – La Corte Suprema de la Corte Nacional de Justicia (CNJ) confirmó una sentencia de ocho años de prisión por corrupción para el expresidente de Ecuador, Rafael Correa, en el caso conocido como ‘Sobornos 2012-2016 ‘. En la sentencia -como informó la agencia Ansa- que también concierne a otras 15 personas, incluido el exvicepresidente Jorge Glas, “el tribunal confirma la vigencia del sistema judicial acusatorio. No se violó el derecho de defensa de los procesados, fue adecuada la aplicación del instrumento legal, por lo que se rechazan las solicitudes de revisión de penas menores ”. A continuación, Correa, que vive exiliado en Bélgica, debe renunciar a su plan de postularse como candidato, en un boleto a la vicepresidencia, en las elecciones que se celebrarán en Ecuador en 2021. Además, la sentencia de la Corte Suprema también confirmó la pérdida de la nacionalidad ecuatoriana. por el período de su condena y la incapacidad para desempeñar un cargo público durante los próximos 25 años.

Comentario de Correa vía twitter: «Al final lo consiguieron. En un tiempo récord consiguen una sentencia “definitiva” para evitar que yo corra ”.

La reacción de Correa fue inmediata y, vía twitter, comentó: «Al final lo lograron. En un tiempo récord reciben una sentencia “final” para evitar que yo corra. No entienden que lo único que hacen es incrementar el apoyo popular. ¡Y lo único a lo que realmente nos condenan es a ganar! “

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