Ecuador, ucciso il pm che indagava sull’assalto alla tv

A colpi di arma da fuoco nella città portuale di Guayaquil. Era senza scorta

Guayaquil, 18 gennaio 2024 – Il pubblico ministero che conduceva le indagini sull’assalto a una stazione televisiva ecuadoriana in diretta televisiva è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in pieno giorno nella città Guayaquil. César Suárez, che si occupava di casi di criminalità organizzata internazionale nella provincia di Guayas, una delle zone più violente dell’Ecuador, è caduto mercoledì pomeriggio in un’imboscata nel nord dell’Ecuador.

Suárez aveva interrogato i 13 uomini armati catturati dopo che le forze speciali della polizia avevano messo in sicurezza la stazione televisiva e stava indagando su chi avesse ordinato l’attacco. Aveva anche lavorato su una serie di altri casi di alto profilo su traffico di droga e corruzione politica. All’inizio di questa settimana, aveva dichiarato al quotidiano ecuadoriano El Universo di non avere una guardia del corpo della polizia.

“I criminali, i terroristi, non freneranno il nostro impegno nei confronti della società ecuadoriana”, ha detto il ministro della giustizia, Diana Salazar, in un video pubblicato sui social media. “Chiediamo alle forze dell’ordine di garantire la sicurezza di coloro che svolgono i loro compiti”.

Il consiglio della magistratura in un comunicato ha condannato l’aggressione e ha affermato che Suarez si stava recando in tribunale quando è stato ucciso. La polizia ha affermato che la vittima ha subito numerose ferite da arma da fuoco.

Ecuador, asesinado el fiscal que investigaba el ataque en la televisión

Tiroteos en la ciudad portuaria de Guayaquil. Estaba sin escolta

Guayaquil, 18 de enero de 2024.- El fiscal que lidera la investigación sobre el asalto a un canal de televisión ecuatoriano en vivo fue asesinado a tiros a plena luz del día en la ciudad de Guayaquil. César Suárez, quien manejaba casos de crimen organizado internacional en la provincia de Guayas, una de las zonas más violentas de Ecuador, fue emboscado en el norte de Ecuador el miércoles por la tarde.

Suárez había interrogado a los 13 pistoleros capturados luego de que fuerzas especiales policiales aseguraron la televisora ​​y estaba investigando quién ordenó el ataque. También había trabajado en varios otros casos de alto perfil relacionados con el tráfico de drogas y la corrupción política. A principios de esta semana, le dijo al periódico ecuatoriano El Universo que no tenía guardaespaldas policial.

“Los criminales, los terroristas, no frenarán nuestro compromiso con la sociedad ecuatoriana”, dijo la ministra de Justicia, Diana Salazar, en un video publicado en las redes sociales. “Pedimos a las autoridades que garanticen la seguridad de quienes desempeñan sus funciones”.

El Consejo de la Judicatura condenó en un comunicado el ataque y dijo que Suárez se dirigía a la corte cuando fue asesinado. La policía dijo que la víctima sufrió múltiples heridas de bala.