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Ecuador: approvato aborto in caso di stupro

Momento storico per il cattolicissimo Ecuador. La Corte costituzionale, con 7 voti favorevoli e 2 contrari, ha dichiarato incostituzionali gli articoli 149 e 150 del Coip (Codice organico integrale penale).

Quito, 1 maggio 2021 – La decisione epocale presa dai giudici del massimo tribunale ecuadoriano, dopo 5 ore di dibattito, deriva, come riporta il notiziario Primicias, dall’esame dei vari ricorsi presentati da movimenti di diversa estrazione decidendo di accoglierli e disponendo per questo la depenalizzazione dell’aborto in caso di stupro.

Fino ad ora in Ecuador l’interruzione di gravidanza era permessa solo nel caso in cui la donna vittima di violenza sessuale soffrisse di handicap mentale, oppure qualora la futura madre fosse stata in pericolo di vita. In tutti gli altri casi l’aborto era considerato un reato punibile fino a tre anni di reclusione. Nel 2019, il Parlamento aveva votato contro la depenalizzazione dell’aborto in caso di stupro o malformazione del feto.

L’Ecuador è secondo solo al Venezuela per numero di gravidanze adolescenziali e secondo i dati del ministero della salute circa l’85% delle ragazze sotto i 14 anni resta incinta a causa di una violenza sessuale.

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Il neo presidente dell’Ecuador, Guillermo Lasso, Twitter

I movimenti sociali e femministi pro aborto si sono detti soddisfatti di questo risultato, ma hanno anche esplicitato che la lotta continua, con l’obiettivo di depenalizzare l’aborto per qualsiasi ragione.

L’Ecuador è un paese fortemente cattolico (oltre l’80% della popolazione) e la Conferenza episcopale dell’Ecuador ha inviato una lettera al presidente della Corte costituzionale, Hernán Salgado, esprimendo forte preoccupazione per questa decisione.

Dal canto suo il neo presidente Guillermo Lasso, espressamente conservatore e antiabortista, in attesa del suo insediamento ufficiale il 24 maggio, ha detto di aver “pieno rispetto” per il pronunciamento della Corte, sottolineando che “l’indipendenza dei rami del governo e la laicità dello Stato sono principi che non possono essere negoziati”.

Ad oggi in America Latina l’aborto è legale e senza restrizioni in quattro stati: Cuba, Porto Rico, Uruguay e Argentina, paese in cui è stato depenalizzato nel dicembre 2020. L’interruzione di gravidanza è stata inoltre legalizzata anche a Città del Messico e nello Stato messicano di Oaxaca.

Ecuador: se aprueba el aborto en caso de violación

Momento histórico para el Ecuador muy católico. El Tribunal Constitucional con 7 votos a favor y 2 en contra declaró inconstitucionales los artículos 149 y 150 del Coip (código penal integral).

Quito, 1 de mayo de 2021 – La trascendental decisión de los jueces del máximo tribunal ecuatoriano, luego de 5 horas de debate, deriva, según informa el boletín de noticias Primicias, del examen de los distintos recursos presentados por movimientos de distinta procedencia, resolviendo darles la bienvenida y hacer arreglos para ello la despenalización del aborto en caso de violación.

Hasta ahora, en Ecuador, la interrupción del embarazo solo se permitía si la mujer víctima de violencia sexual padecía discapacidad mental o si la futura madre estaba en peligro de muerte. En todos los demás casos, el aborto se consideró un delito punible con hasta tres años de prisión. En 2019, el Parlamento votó en contra de la despenalización del aborto en caso de violación o malformación del feto.

Ecuador ocupa el segundo lugar después de Venezuela en el número de embarazos adolescentes y, según datos del Ministerio de Salud, alrededor del 85% de las niñas menores de 14 años quedan embarazadas debido a la violencia sexual.

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Il difensore civico Freddy Carrion, Twitter

Los movimientos sociales y feministas pro-aborto dijeron estar satisfechos con este resultado, pero también dejaron claro que la lucha continua, con el objetivo de despenalizar el aborto por cualquier motivo.

Ecuador es un país fuertemente católico (más del 80% de la población) y la Conferencia Episcopal de Ecuador ha enviado una carta al presidente de la Corte Constitucional, Hernán Salgado, expresando su gran preocupación por esta decisión.

Por su parte, el nuevo presidente Guillermo Lasso, expresamente conservador y antiabortista, a la espera de su toma de posesión oficial el 24 de mayo, dijo tener “pleno respeto” por la sentencia de la Corte, destacando que “la independencia de los poderes del Estado y el estado laico son principios que no se pueden negociar”.

A la fecha, el aborto en América Latina es legal e irrestricto en cuatro estados: Cuba, Puerto Rico, Uruguay y Argentina, país donde fue despenalizado en diciembre de 2020. El aborto también ha sido legalizado en la Ciudad de México y en el estado mexicano de Oaxaca.

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