Disembody: Manuel Scrima mette in mostra i corpi senza svelarli

 

DISEMBODY: Manuel Scrima mette in mostra i corpi senza svelarli

Fino al 22 ottobre la FABBRICA EOS MODERN ART di Milano  (Piazzale Baiamonti, 2) ospita DISEMBODY,  mostra fotografica dell’artista e fotografo di moda MANUEL SCRIMA, dedicata all’amico Pablo Robledo Pinheiro da Silvia, prematuramente scomparso, protagonista di alcune foto della Mostra.

Ci piace definirlo artista, ancor prima che fotografo, perché le fotografie di Manuel Scrima, anche nella moda, sono sempre ricerca di qualcosa di nuovo, di diverso, che rappresentino la SUA arte. Nato a Cremona da padre arbëreshë e madre belga, nel 2006 subito dopo la laurea con grande dispiacere della famiglia ha piantato un buon lavoro a tempo indeterminato, per andare a vivere in Africa (dove è rimasto tre anni) e tentare la carriera di fotografo e regista. Cittadino del mondo, ha esposto in Italia e all’estero (Afrika Awakes la sua mostra più celebre ha girato gallerie e musei con 10 repliche tra Francia, Inghilterra, Irlanda, Finlandia, Italia e Kenya) conquistando diversi premi, tra cui gli ultimi nel 2019: per lo short film ICEBERG – primo video italiano ad approdare sulla piattaforma World Star Hip Hop, premiato a Los Angeles e ad Atlanta – premio alla regia a Milano per il fashion film WHOMAN e il premio ALFA alla fotografia ad Aci Reale per la sua carriera.

Il titolo della Mostra DISEMBODY allude al processo della fotografia di Manuel Scrima che partendo dallo studio del corpo umano, arriva a una fotografia disincarnata, incorporea, astratta. “Mi porto dietro un’educazione chiusa – dice l’artista – e inconsciamente disapprovo tutto ciò che è ostentato ed esplicito. Copro i corpi perché reagisco all’estrema esposizione sessuale sui social.”

La Mostra, a cura di Chiara Canali, raccoglie un corpus di lavori inediti di grande formato stampati su lastre di vetro e plexiglass montate assieme, in una sovrapposizione di più livelli che ricreano la complessità dell’immagine finale, e un pavimento a mosaico, costituito da 400 mattonelle di pietra tagliate a mano, composte da materiali a base quarzo, prodotte da Stone Italiana.

 

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