Cile: rapito appena nato, ritrova la mamma biologica dopo 42 anni

Maria Angélica Gonzàlez, madre dell’uomo, ha convissuto pensando che il figlio fosse morto, poi l’ha visto bussare alla sua porta

di Mara De Gaetano

Santiago 28 agosto 2023 – “Hola mama. Te amo mucho”. Queste le parole pronunciate da Jimmy Lippert Thyden, avvocato penalista 42enne, cresciuto in una bella famiglia statunitense, quando ha suonato alla porta della sua vera madre, donna cilena che per decenni ha creduto che il figlio fosse deceduto dopo il parto.

Maria Angélica Gonzalez, non ha creduto ai suoi occhi, quando ha potuto riabbracciare quel bambino che le era stato sottratto con l’inganno. Jimmy, infatti, era stato rapito in culla e alla donna era stato negato persino il diritto di guardarlo, sostenendo che il corpo fosse già stato smaltito.

L’uomo è cresciuto sapendo di essere nato in Cile, ma di certo, ignaro dell’accaduto. Ad accendere in lui qualche dubbio, un articolo di Usa Today, che narrava proprio di una storia analoga, spiegando poi dell’esistenza di oltre 20.000 bambini strappati alle madri, facenti parte soprattutto di famiglie poco abbienti. Una vera e propria tratta di esseri umani quindi, capace di coinvolgere ostetriche, ginecologi, assistenti sociali, giudici e preti, ognuno con ruolo e compensi specifici.

Una macchina illecita che ha generato profitti per le persone coinvolte e per il governo di Pinochet.
Thyden ha pertanto contattato un’organizzazione chiamata Nos Buscamos, e grazie al test del DNA e all’impegno dei volontari, ha scoperto la verità. La madre si è detta ad ogni modo grata del fatto che il figlio abbia potuto crescere “in una famiglia amorevole, con valori forti ed un’ottima istruzione”.

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