euro 2020 Christian Eriksen
La commovente immagine dei compagni di squadra che fanno barriera ad Eriksen (Twitter)

Christian Eriksen, dall’ospedale: “Grazie al vostro affetto io non mollo”

L’agente di Christian Eriksen, centrocampista danese dell’Inter che sabato durante gli europei contro la Finlandia è stato colpito da un arresto cardiaco, racconta alla Gazzetta dello Sport che il calciatore è di buon umore.

Milano, 14 giugno 2021 – “Ci siamo sentiti stamattina (ieri, ndr.). Ha scherzato, era di buon umore, l`ho trovato bene”. Così l’agente di Christian Eriksen, Schoots, racconta alla Gazzetta dello Sport la notte passata dal suo assistito dopo l’arresto cardiaco durante la partita con la Finlandia che ne ha messo in discussione la vita. Con Christian ci sono la moglie Sabrina e i genitori, il papà Thomas e la mamma Dorthe.

Simon Kjaer mentre chiede l’intervento dei soccorsi

Il giocatore della Danimarca ha anche ringraziato tutti tramite il suo agente: “Era felice – dice – perché ha capito quanto amore ha intorno. Gli sono arrivati messaggi da tutto il mondo. Ed è rimasto particolarmente colpito da quelli del mondo Inter: non solo i compagni di squadra che ha sentito attraverso la chat, ma anche i tifosi. Christian non molla. Lui e la sua famiglia ci tengono che arrivi a tutti il loro grazie”.

Persino i tifosi olandesi gli hanno reso omaggio ieri dagli spalti durante il match d’esordio di Euro 2020 contro l’Ucraina. Eriksen ha militato dal 2010 al 2013 tra le file dell’Ajax, principale squadra di Amsterdam.

Il commissario tecnico Kasper Hjulmand ha poi raccontato pubblicamente di una videochiamata di ieri mattina tra il giocatore dell’Inter e i suoi compagni: “Si è preoccupato lui di noi. Ci ha chiesto: Come state? Mi sa che siete messi peggio di me! Io ora sarei pronto per allenarmi”.

Lo shock dei giocatori finlandesi nel momento dell’arresto cardiaco

Drammatico il racconto di quei momenti che Tim Sparv, capitano della nazionale finlandese, ripercorre con la mente in un’intervista al Guardian: “Abbiamo visto che non si muoveva. E la reazione sui volti di alcuni giocatori che gli erano vicini…erano sotto shock, eravamo sotto shock. E tutti gridavano di far scendere in campo il personale medico il prima possibile”.

“Non sapevamo cosa stesse succedendo – continua Sparv – e speravamo che tutto tornasse alla normalità il prima possibile. Quando abbiamo potuto vedere che stava ricevendo il massaggio cardiaco, abbiamo temuto il peggio”. Sparv poi si sofferma su quello che è accaduto dopo, con la sospensione della partita e i contatti con Uefa e arbitri per decidere se riprendere o no a giocare. “Dopo un po’ siamo stati mandati nello spogliatoio in attesa di ulteriori aggiornamenti. Abbiamo parlato tra di noi e io, come capitano, ho cercato di assicurarmi che tutti stessero bene”. Poi il sollievo per le prime notizie positive che arrivavano sullo stato di salute di Eriksen, portato in ospedale. “Se non avessimo saputo che Eriksen stava bene non saremmo tornati a giocare, questa era la cosa più importante per noi”. Poi la precisazione: “C’era molta comprensione ed empatia da entrambe le parti. Non siamo stati costretti a fare nulla che non volessimo fare. Stavamo parlando con l’Uefa, gli arbitri, la squadra danese. È stata una sfida psicologica per tutti i soggetti coinvolti. Penso che questo sia stato un giorno e una partita che nessuno dimenticherà”.

Christian Eriksen, del hospital: “Gracias a tu amor no me rindo”

El agente de Christian Eriksen, el centrocampista danés del Inter que sufrió un infarto durante el partido europeo contra Finlandia el sábado, dijo a la Gazzetta dello Sport que el jugador está de buen humor.

Milán, 14 de junio de 2021 – “Hablamos esta mañana (ayer). Bromeó, estaba de buen humor, lo encontré bien”. Así, el agente de Christian Eriksen, Schoots, cuenta a la Gazzetta dello Sport la noche que pasó su cliente tras el paro cardíaco durante el partido con Finlandia que cuestionó su vida. Con Christian están su esposa Sabrina y sus padres, el padre Thomas y la madre Dorthe.

Lo striscione della curva nord dell’Inter (Twitter)

El jugador de Dinamarca también agradeció a todos a través de su agente: “Estaba feliz -dice- porque entendió cuánto amor tiene a su alrededor. Recibió mensajes de todo el mundo. Y quedó particularmente impresionado por los del mundo del Inter: no solo a los compañeros que escuchó a través del chat, sino también a la afición. Christian no se rinde. Él y su familia quieren su agradecimiento para todos”.

Incluso la afición holandesa le rindió homenaje ayer desde las gradas durante el partido de debut de la Eurocopa 2020 contra Ucrania. Eriksen jugó de 2010 a 2013 en las filas del Ajax, el equipo principal de Amsterdam.

El entrenador Kasper Hjulmand luego contó públicamente sobre una videollamada ayer por la mañana entre el jugador del Inter y sus compañeros de equipo: “Estaba preocupado por nosotros. Nos preguntó: ¿Cómo estás? ¡Creo que estás en peor forma que yo! Ahora estaría list entrenar”.

I compagni di squadra stanno vicino alla moglie di Eriksen (Twitter)

El susto de los jugadores finlandeses en el momento del paro cardíaco

La historia de esos momentos que Tim Sparv, capitán de la selección finlandesa, recuerda en una entrevista con The Guardian, es dramática: “Vimos que no se movía. Y la reacción en los rostros de algunos jugadores que estaban cerca de él… estábamos en shock, estábamos en shock. Y todos gritaban para que el personal médico saliera al campo lo antes posible”.

“No sabíamos lo que estaba pasando – continúa Sparv – y esperábamos que todo volviera a la normalidad lo antes posible. Cuando pudimos ver que estaba recibiendo un masaje cardíaco, temimos lo peor”. Sparv se centra luego en lo que sucedió a continuación, con la suspensión del partido y los contactos con la UEFA y los árbitros para decidir si reanudar o no el juego. “Después de un tiempo, nos enviaron al vestuario esperando más actualizaciones. Hablamos entre nosotros y yo, como capitán, traté de asegurarme de que todos estuvieran bien”. Luego, el alivio por las primeras noticias positivas sobre la salud de Eriksen, llevado al hospital. “Si no hubiéramos sabido que Eriksen estaba bien, no habríamos vuelto a jugar, eso era lo más importante para nosotros”. Luego la aclaración: “Hubo mucha comprensión y empatía por ambas partes. No nos vimos obligados a hacer nada que no quisiéramos hacer. Estuvimos hablando con la UEFA, los árbitros, el equipo danés. Fue un desafío psicológico para todos los involucrados. Creo que este fue un día y un partido que nadie olvidará”.

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