Champions League la prima delle italiane

Vince il Napoli, pareggiano Inter, Milan e Lazio

a cura di Donatella Swift e Mara De Gaetano

Milan – Newcastle 0-0, un pareggio per rifiatare

Il Milan esordisce in Champions nel Girone F con un pareggio a reti inviolate a fronte di una partita di marca praticamente rossonera, soprattutto se si tiene conto del numero di tiri verso la porta avversaria, ben 14 ad 1, l’unica occasione della squadra inglese è arrivata in pieno recupero, ed anche questo dato la dice lunga sull’andamento della gara. In pratica i rossoneri, chiamati a reagire dopo la pesante sconfitta in campionato di sabato scorso, hanno sempre tenuto in mano il pallino della partita, ma alla fine quella che a tutti gli effetti sembrerebbe un po’ la cenerentola del girone è riuscita a strappare un pareggio in quel di San Siro.

E’ stata anche la prima volta di Tonali contro il Milan dopo le note vicende di giugno, ma sarà stata forse l’emozione il giovanotto bresciano non è riuscito ad incidere come avrebbe voluto e, soprattutto, come avrebbe voluto anche il suo allenatore, che a una ventina di minuti dalla fine lo ha sostituito, applausi a scena aperta degli spettatori. Milan sicuramente più pungente rispetto alla compagine inglese, ma con un Leao che è apparso talvolta svogliato se non irritante per certe sue giocate.

Chi invece ha giocato veramente bene è stato Tomori, che contro l’Inter mancava in quanto squalificato, e, nel secondo tempo Florenzi, mandato in campo al posto di un  ancora spaesato Calabria. In ogni modo la risposta al ko nel derby c’è stata, almeno in parte, peccato solo per gli infortuni di Loftus- Cheek e di Maignan, ma se per l tedesco si parla di crampi, per il portierone francese bisognerà attendere l’esito degli esami strumentali per avere un quadro ben preciso della situazione. Al momento si parla di un problema al flessore e di un eventuale stop dai quindici ai trenta giorni.

Real Sociedad – Inter 1-1

Lautaro salva i nerazzurri nel finale. Prestazione sottotono per gli uomini di Inzaghi, che conquistano un punto prezioso acciuffando il pareggio a tre minuti dalla fine. L’entusiasmo per la cinquina di sabato scorso rifilata al Milan, non è servito da spinta all’Inter per questo esordio di Champions’ League contro la Real Sociedad.
I nerazzurri sono apparsi lenti, e poco attenti in fase di costruzione di gioco, costretti spesso a correre ai ripari per arginare le incursioni degli avversari.

Simone Inzaghi, che ha deciso di mischiare un po’ le carte, con l’esordio ad esempio di Pavard, si è subito reso conto che la serata sarebbe stata in salita. In uno stadio festante e molto coreografico, i baschi sono partiti subito in modo aggressivo, colpendo il palo al 3′ minuto con Barrenextea e segnando al 4′ con Mendez, ritrovatosi solo davanti a Sommer colpendo di sinistro sul primo palo. Primi 25 minuti di buio totale dell’Inter, che ha cercato di rialzare la testa prima con una conclusione di Arnautovic alta sulla traversa e poi con Dumfries.

La Real Sociedad però ha continuato ad attaccare centrando un’altra traversa al 44′ con Oyarzabal.
Il secondo tempo è iniziato con le stesse formazioni in campo, ma dopo il miracolo compiuto da Sommer al 48′, Inzaghi ha deciso di cambiare strategia, puntando su Thuram, Frattesi e Dimarco, al posto di Arnautovic, Bastoni e Asllani.

Al 65′, l’episodio che sembra destinato a chiudere la partita. L’arbitro ha estratto il cartellino rosso per Barella, per poi ritornare su suoi passi una volta aver rivisto le immagini in seguito alla richiesta del Var. Un vero e proprio sospiro di sollievo per l’Inter e finalmente i nerazzurri hanno ingranato una marcia in più, diventando più aggressivi e propositivi fino al gol di Lautaro Martinez all’87’, ancora una volta decisivo per la sua squadra.
Durante i 6 minuti di recupero il risultato è cambiato, e l’1-1 ha comunque assegnato all’Inter un punto prezioso.

Per Simone Inzaghi, la sua squadra è partita con un approccio sbagliato: “Abbiamo affrontato un avversario di valore – ha spiegato l’allenatore -, ma siamo stati bravi a restare in partita dopo un primo tempo non buono. Era l’esordio e ci prendiamo questo punto, abbiamo toccato con mano il fatto che la Real Sociedad sia un’ottima squadra”.

3 punti importanti per Il Napoli contro Il Braga

La squadra di Garcia, grazie all’incredibile autogol nel finale di Niakatè, vince 2-1 e raggiunge il Real Madrid in testa al girone C. Il Napoli fa bottino pieno, e ritorna dal Portogallo con 3 punti preziosi dopo una discreta prestazione contro lo Sporting Braga. Il 2-1 è un risultato che alza il morale scacciando i brutti pensieri sopraggiunti in seguito ad un inizio di campionato sicuramente non brillante.

La squadra di Rudi Garcia alterna momenti brillanti ad altri più opachi, andando vicinissima al gol con una clamorosa occasione di Osimhen che spara su Mathaus, ed un’altra di Di Lorenzo, che finisce sul palo dopo la deviazione del portiere portoghese. E proprio il capitano porta in vantaggio i suoi in zona recupero con un sinistro violento, arrivato su angolo di Politano e sponda di Osimhen.

Buon inizio ripresa del Napoli, ma è il Braga ad andare vicino al gol sfiorando il palo al 17′ con Horta. Garcia sostituisce Kvara e Politano con Elmas e Raspadori ma al 39′ è Bruma a pareggiare i conti con un’imbucata che non lascia scampo a Meret. La dea bendata però è dalla parte del Napoli, che mette in sicurezza la vittoria grazie all’autogol sul finale di Niakatè.

Certo, siamo ancora lontani dal Napoli di Spalletti, ma gli sprazzi di luce in questo esordio di Champions fanno ben sperare per cercare di ritrovare motivazioni e mentalità vincente.

 

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