Caso Di Fazio: nuova ordinanza in carcere per i reati di violenza sessuale

I carabinieri notificano all’imprenditore farmaceutico una nuova ordinanza in carcere per abusi nei confronti di cinque donne e per il tentato omicidio della ex moglie 

italia

Milano, 29 novembre 2021 – Questo pomeriggio, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Milano Porta Monforte, all’esito di articolate attività d’indagine coordinate dal Dipartimento “Tutela della famiglia, dei minori e di altri soggetti deboli” della Procura della Repubblica di Milano (Proc. Agg. Letizia Mannella e Sost. Proc. Alessia Menegazzo), hanno eseguito una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di violenza sessuale aggravata, atti persecutori e tentato omicidio emessa dal Gip presso il Tribunale di Milano, Dott.ssa Chiara Valori, nei confronti dell’imprenditore farmaceutico Antonio Di Fazio, già ristretto in carcere dallo scorso 21 maggio con l’accusa di violenza sessuale in danno di una studentessa universitaria.

Gli approfondimenti investigativi, eseguiti dalla Compagnia Milano Porta Monforte e dal Nucleo Investigativo di Milano sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Milano, attraverso l’acquisizione delle dichiarazioni rese da vittime e testimoni, poi suffragate da attività tecniche e di analisi dei dispositivi informatici sequestrati all’indagato, nonché dall’esame del materiale documentale e dei numerosi reperti rinvenuti nel corso delle perquisizioni, hanno consentito di raccogliere gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato in ordine alla commissione dei reati di violenza sessuale aggravata dall’uso di sostanze narcotizzanti nei confronti di quattro donne e di tentato omicidio, atti persecutori e violenza sessuale aggravata in danno dell’ex moglie.

Dalle indagini è, infatti, emerso che l’imprenditore era solito contattare le donne sfruttando le proprie amicizie nel mondo dello spettacolo, e, dopo aver offerto loro un lavoro in vista di presunte cene aziendali, le attirava nella sua abitazione con varie scuse, abusando di loro e fotografandole in posizione erotizzanti una volta indotte in uno stato di incoscienza mediante la somministrazione di sostanze narcotiche. Successivamente, le vittime venivano intimorite dal Di Fazio sulla scorta dei legami che egli aveva con gli ambienti della criminalità organizzata, di cui peraltro non faceva mistero, con l’evidente fine di indurle al silenzio. Inoltre, è stato accertato il premeditato tentativo da parte del manager di uccidere la ex moglie, già sottoposta durante la convivenza a continue violenze, vessazioni, umiliazioni, minacce e molestie, anche in presenza del loro figlio minorenne, dapprima spruzzandole dello spray urticante negli occhi e poi, una volta immobilizzata, colpendola sulla fronte con una chiave inglese e legandole una grossa corda attorno al collo.

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Caso Di Fazio: nuevo orden en prisión por delitos de violencia sexual

Los policías notifican al emprendedor farmacéutico un nuevo orden de prisión por abuso de cinco mujeres y por el intento de asesinato de la ex esposa

Milán, 29 noviembre 2021 – Esta tarde, los policías de la Unidad Operativa de la Compañía Milano Porta Monforte, tras el resultado de las detalladas actividades de investigación coordinadas por el Departamento “Protección de la familia, menores y otros sujetos vulnerables” de la Fiscalía de Milán (Proc. Agg. Letizia Mannella y Diputada Proc. Alessia Menegazzo), llevó a cabo una nueva orden de custodia cautelar en prisión por los delitos de violencia sexual agravada, actos persecutorios e intento de homicidio emitidos por la Gip en el Juzgado de Milán, Dra. Chiara Valori, en el contra el empresario farmacéutico Antonio Di Fazio, ya detenido desde el pasado 21 de mayo por cargos de violencia sexual contra una estudiante universitaria.

Las investigaciones, llevadas a cabo por la Compañía Milano Porta Monforte y la Unidad de Investigación de Milán bajo la coordinación del Ministerio Público de Milán, a través de la adquisición de las declaraciones de víctimas y testigos, luego respaldadas por actividades técnicas y análisis de la computadora incautada. Los dispositivos del sospechoso, así como a partir del examen del material documental y los numerosos artefactos encontrados durante los allanamientos, permitieron recoger indicios graves, precisos y consistentes de culpabilidad del sospechoso en relación con la comisión de los delitos de violencia sexual agravada. por uso de estupefacientes contra cuatro mujeres e intento de asesinato, actos persecutorios y violencia sexual agravada en perjuicio de la ex esposa.

De hecho, de las investigaciones se desprende que el emprendedor solía contactar con mujeres explotando sus amistades en el mundo del espectáculo y, tras ofrecerles un trabajo ante supuestas cenas de empresa, las atraía a su casa con diversas excusas, abusando de fotografiarlos en posiciones eróticas una vez inducidos a un estado de inconsciencia mediante la administración de sustancias narcóticas. Posteriormente, las víctimas fueron intimidadas por Di Fazio sobre la base de los vínculos que tenía con los círculos del crimen organizado, que no ocultó, con el evidente objetivo de inducirlos al silencio. Además, se constató el intento premeditado del gerente de asesinar a la ex esposa, ya sometida durante la convivencia a continuas violencias, hostigamientos, humillaciones, amenazas y hostigamientos, incluso en presencia de su hijo menor, primero rociando el spray punzante. en sus ojos y luego, una vez inmovilizada, golpear su frente con una llave inglesa y atar una cuerda gruesa alrededor de su cuello.

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